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giovedì 6 settembre 2007

Phra Aphaimani 08.

Quando Laweng seppe che Sudsakorn stava arrivando mando’ Sulaliwan a dargli il benvenuto e a tentare di metterlo in trappola, giocandogli il medesimo gioco con cui aveva intrappolato gli altri. Il suo fascino pero’ non ebbe effetto a causa del bastone magico.Lui corse a cercare il padre. Cerco’ di convincerlo che era sotto l’effetto della magia nera. Poi punto’ la canna al suo petto, voleva liberarlo. Aphaimani non gli credette e disse di non ascoltare troppo Suwanmali, poi ordino’ a Sulaliwan di accompagnarlo a riposare.Nella stanza Sulaliwan provo’ ad usare tutto il suo fascino per addolcire Sudsakorn fino a che non resistendo al suo fascino, era un uomo in fin dei conti, divenne malleabile. Lei pote’ cosi’ rubargli il bastone e tento’ di gettarlo lontano, appena le sue mani lo toccarono si trasformo’ in un serpente che scivolo’ via e svani’. Sudsakorn fu cosi’ spaventato nel vedere il suo bastone andarsene, che svenne.Senza il bastone magico Sudsakorn divenne debole e cadde facilmente in trappola. Fece all’amore con Sulaliwan ed abbandono’ il suo ruolo da eremita.Haschai corse a riferire queste notizie a Suwanmali. Appena seppe tutto la donna esplose. Decise di guidare le sue armi al ponte della citta. Laweng chiese ad Aphaimani di andare fuori e di maledirla. Lui lo fece. Suwanmali fu terrorizzata dal modo di fare inaccettabile del marito. Prima verso’ tutte le sue lacrime poi svenne.Haschai trasporto’ il suo corpo alla base, poi mando’ due lettere per chiedere aiuti da Romchak e Garawek. Re Toswong di Romchak ordino’ a Kesra e Arunrasmi di partire subito. In Garawk la matrigna di Sudsakorn, Chantawadee invito’ l’eremita Tisapamok e sua moglie a offrire il loro aiuto per liberare Aphaimani dalla parola magica. Saowakon sarebbe andato con loro.In Lanka Saowakon espresse il desiderio di essere figliastra di Kesra. Kesra orgogliosa accetto’ prontamente.Tisapamok creo’ quattro piccole bandierine d’oro con sacre parole scritte su di loro. Poi fece dei bellissimi fiori con riso scoppiato. Haschai nascose le bandierine fra i suoi vestiti, prese i fiori e parti’. Imbroglio’ le guardie di palazzo dicendo che voleva incontrare Laweng per darle i Fiori del Paradiso. Le guardie lo lasciarono passare.Haschai si diede da fare per trovare Sansamutr e Sudsakorn. Quando li incontro’ diede loro le bandierine. La magia nera fu rotta, la parola magica aveva perso il suo effetto. Anche Aphaimani riprese i sensi, quando gli fu consegnata la bandierina. Sfortunatamente Laweng arrivo’ in quel momento, gli strappo’ la bandierina di mano e la ruppe. Aphaimani cadde di nuovo in potere della parola magica. Gli altri poterono scappare.Non molto tempo dopo, tuttavia, Sinsamutr e Sudsakorn furono catturati e riportati indietro. Cio’ grazie a un ipnotismo operato da Yongtorn per ordine del prete. Non riuscirono quindi a fuggire al potere della parola magica.Una volta Saowakon riusci’ a introdursi nel palazzo. Vedendo Sulaliwan seduta sulle ginocchia di Sudsakorn, ne fu scossa e invasa da una forte rabbia. Piena di risentimento colpi’ con una freccia le guance di Sulaliwan e corse via. La ragazza era stata gravemente ferita ma si rimise in pochi secondi dopo aver mangiato il frutto magico. Rimase solo una piccola cicatrice.In risposta a tutto questo Laweng porto’ il suo esercito ad attaccare la base di Suwanmali. Il combattimento sembrava diventare sempre piu’ violento.All’improvviso si udi’ un terribile rumore; l’aria fu piena di nebbia e fumo. Le tenebre coprirono tutto il cielo. Poi comincio’ a piovere forte e la temperatura divenne incredibilmente fredda. Stranamente sembrava che il fuoco bruciasse la cima della montagna. Tutti cominciarono a correre finche’ intorno alla montagna ci fu una gran folla in cui le persone sembrava strizzarsi l’una con l’altra.
Sorprendentemente sopra quelle lingue di fiamme c’erano i due riveriti eremiti, il maestro Sudsakorn e Tisapamok. Tutti gettarono le armi per rendere loro omaggio. I due eremiti dissero che dovevano vivere in pace e amarsi l’uno con l’altro. La gerra non poteva creare niente ed era solo una perdita. I loro insegnamenti illuminarono tutti loro, facendo in modo che si pentissero delle loro passate azioni. Essi si scambiarono scuse e chiesero perdono, tornando a palazzo dopo questo.Quando torno’ la luce tutti si accorsero che la zona della montagna era piena di diamanti, a ogni persona fu permesso di raccoglierne quanti desiderava. Saowakon non volle nessuno dei diamanti che si trovavano sul terreno, quello che voleva era il Grande Diamante. Laweng glielo offri’ gentilmente senza sapere che che quello era il Cuore di Lanka, aveva il potere di attrarre altri diamanti alla superficie, cio’ senza che questi avessero fine. Cio’ avrebbe reso Lanka ricca.Aphaimani arrangio’ una lussuosa cerimonia di matrimonio per Sinsamutr e Arunrasmi, Sudsakorn e Saowakon. Essi furono anche nominati governanti, Sinsamutr di Paleuk e Sudsakorn di Garawek.Quindici anni piu’ tardi, il figlio di Laweng, Mangla, diverne governante di Lanka. Lo stesso vecchio prete che una volta aveva servito la madre lo incito’ a riprendersi indietro il Grande Diamante. Laweng non fu d’accordo con loro perche’ la preziosa gemma era stata donata e si trovava lontano. Nessuno la ascolto’. Il giovane Mangla guido’ i suoi eserciti ad attaccare Garawek e pote’ riportare il Grande Diamante a casa.Dopo di cio’ Mangla divenne sempre piu’ audace, penso’ che il nemico poteva venire a riprendersi il Diamante. Fece cosi’ arrestare Suwanmali, le due sorelle gemelle, i loro genitori e li mise in prigione come ostaggi.Haschai si arrabbio’ moltissimo. Guido’ i suoi eserciti in battaglia contro Mangla. Aphaimani, Srusuwan e Sudsakorn corsero a portare aiuto. Entrambe le parti combatterono violentemente. Alla fine Mangla perse, i suoi eserciti si dispersero. Vedendo la sconfitta il prete dette fuoco a Lanka. Tutti gli ostaggi furono liberati da Haschai.Ancora una volta Aphaimani suono’ il suo flauto per fermare la guerra. I soldati di Mangla si addormentarono. Ma ne’ Mangla ne’ il prete sentirono il suono. Il primo aveva l’anello col sigillo di Rahu a proteggerlo, il secondo mise oro nelle sue orecchie per non ascoltare. Entrambi svanirono nella foresta senza lasciare tracce.Quando i soldati di Mangla si svegliarono si offrirono di servire Aphaimani.La guerra era finita. Tutti erano pieni di gioia. Potevano parlare del passato senza ombre e felicemente. Hascai chiese ad Aphaimani di poter sposare le due sorelle gemelle. Questi organizzo’ una cerimonia matrimoniale per loro. Haschai fu anche fatto governatore di Garawek, Sudsakorn si trasferi’ a governare Lanka al posto di Mangla.Srisuwan e re Toswong partirono per Romchak quando tutto torno’ alle condizioni normali. Sinsamutr si sistemo’ in Paulek.Piu’ tardi Aphaimani si stanco’ della vita terrena. Disse addio alle mogli Suwanmali e Laweng:“Ognuna di voi ha un gran numero di tesori. Tutto cio’ che desiderate potete averlo. Penso che possiate vivere senza di me. Io vado nella foresta a vivere da eremita”. disse, poi diede alcune istruzioni.Le due mogli apprezzarono cosi’ tanto quel comportamento che chiesero di seguirlo e vivere con lui da eremite. I tre lasciarono la citta’ per meditare e vivere una semplice vita in pace sulla montagna Songkut. Yapapaka, Rampasari e Sulaliwan offrirono i loro servizi. Raccolsero frutta per loro e si presero cura di loro per il resto della loro vita. Cosi’ termina il Phra Aphaimani.

Phra Aphaimani 07.

Laweng si sorprese, la foresta era calma, troppo calma. Sembrava non essere abitata da nessun animale. Yupapaka disse che gli animali stavano nascosti per paura di essere catturati e mangiati dal fantasma che viveva nella foresta e abitava nella grotta Kalampan. Il racconto’ spavento’ Laweng ma le due ragazze la calmarono dicendo che l’anello col sigillo di Rahu le avrebbe protette da ogni pericolo. Le due figlie adottive cominciarono poi a cantare tranquillamente.Sentendosi meglio Laweng divise gentilmente un pezzo di frutto con loro. Si sentirono meno stanche e piu’ forti dopo aver mangiato, inoltre la paura era scomparsa. Le ragazze completarono la storia del fantasma.C’era una volta un uomo chiamato Yongtorn che era timido e quieto. Si sposo’ con una ragazza in un matrimonio arrangiato dai genitori. Lui desiderava fortemente esprimere il suo amore alla donna ma non osava pensare di essere guardato nella faccia da lei. Risolse il problema legandole sulla faccia un pezzo di stoffa e provo’ a baciarla. La moglie non poteva dire niente, non poteva neppure respirare liberamente. Era soggiogata e come cieca. Nel tentativo di liberarsi lo colpi’ con un calcio negli occhi. L’occhio destro si tacco’ e cadde sul pavimento. Yongtorn non voleva perdere quel pezzo del suo corpo, cosi’ lo mangio’. Oltre che brutto ora era anche orbo da un occhio. Fu colto da vergogna e non volle vivere nel villaggio piu’ a lungo, cosi’ si rifugio’ nella grotta Kalampan dove incontro’ un fantasma che impietosito gli insegno’ alcune parole magiche. Piu’ tardi la fisionomia del suo corpo cambio’ si trasformo’ in uno zombie e comincio’ a nutrirsi di animali. Questo era cio’ che le tre donne avevano di fronte.Yongtorn arrivo’ quella notte. Uccise e comincio’ a mangiare il cavallo di Laweng. La regina fu svegliata dal rumore e vedendo quella scena orribile si spavento’ a morte. Yongtorn si giro’ e cerco di morderla ma il sigillo di Rahu lo colpi’ violentemente. Cadde e provo’ un gran dolore. Quando si riprese chiese di diventare servo della donna.Laweng lo porto’ in Lanka e arrangio’ un vasto posto dove lo zombie poteva alloggiare. Lo nutri’ molto bene. Animali come cammelli, asini, mucche e cosi’ via gli erano mandati tre volte al giorno. Laweng penso’ che quell’essere le poteva essere utile in futuro.
Tornata a Lanka Laweng ebbe problemi col prete, che non era contento che la regina avesse perso la battaglai. Rimase pero’ molto sorpreso, la ragina non sembrava provare alcun dispiacere e al contrario sembrava radiante come fosse innamorata. Alle sue domande Laweng disse che era in quello stato di grazia perche’ aveva mangiato il frutto magico e non c’era motivo da parte del prete di essere cosi’ sarcastico.Aphaimani era sempre piu’ innamorato di Laweng e non poteva pensare a nient’altro. Cosi’ Srisuwan, Sinsamutr e i tre brahmini pensarono di guidare l’esercito alla conquista di Lanka. Quando raggiunsero Dongtal, una citta’ ai confini di Lanka dovettero combattere con la guarnigione di Lord Irane, che fu ucciso da Srisuwan. Sua figlia Rampasari fu lasciata quindi a combattere da sola contro di lui. Nel combattimento Srisuwan ebbe piu’ volte la possibilita’ di abbracciarla e baciarla. All’improvviso apparve il fantasma senza testa di Irane. Voleva salvare la figlia. Srisuwan ebbe paura e corse lontano.Rampasari ando’ a chiedere aiuto a Laweng che la accolse con affetto e la accetto’ come sorella piu’ giovane. Le insegno’ le arti magiche.Laweng, Yopapaka e Silaliwan studiarono un piano per respingere il nemico e impedirgli di entrare in Lanka. Mandarono Yongtorn a cercare Sinsamutr . Yongtorn addormento’ le armate nemiche e poiche’ lo zombie non aveva mai visto Sinsamutr invece di lui riporto’ indietro i tre brahmini. Laweng lo rimando’ indietro. Questa volta i due si incontrarono e iniziarono un combattimento. Yongtorn fu colpito e cadde inconscio, riprese le forze quando fu toccato dai raggi del sole, corse via.I tre brahmini riuscirono a scappare grazie a una parola magica.Aphaimani che era pazzo d’amore per Laweng abbandono’ l’accampamento e si reco’ a Lanka per incontrarla. Supplico’ per il suo amore, disse che avrebbe fatto qualsiasi cosa per lei. Alla fine Lawang gli permise di vivere insieme.
La notizia che Aphaimani e Laweng vivevano insieme mando’ in bestia Srisuwan che si preparo’ ad attaccare Lanka.Laweng chiese consiglio a Aphaimani. Egli suggeri’ di mandare un messaggero a informare Srisuwan che erano gia’ sposati e che tutti i suoi amici, se erano tali, dovevano accondiscendere al suo desiderio: tornare indietro e lasciarli vivere in pace.Srisuwan fece sapere che i genitori volevano che tornasse a casa per governare Ratana. Di tutto questo al fratello non importava niente, non poteva piu’ controllare se stesso ed era sotto l’effetto della magia nera di Laweng. La regina di Lanka penso’ che per vincere doveva separare Srisuwan e Sinsamutr da Suwanmali, cosi’ mando’ Rampasari e Yupapaka a informarli che Phra Aphaimani era malato e che voleva vederli. Entrambe avrebbero dovuto usare tutto il loro fascino per intrappolarli.Ebbero successo, i due uomini si innamorarono di loro. Come Phra Aphaimani erano diventati incapaci di qualsiasi cosa. Seguirono le due donne a Lanka.Suwanmali fu amareggiata da tutto questo. Tutti erano contro di lei. Rimaneva solo Sudsakorn che pero’ era rimasto a Garawek. Gli spedi’ un messaggio chiedendogli aiuto.Sudsakorn accompaganato da Haschai si reco’ in fretta a Paleuk. Dopo aver saputo tutta la storia preparo’ le armate e si diresse verso Lanka. Suwanmali e suo figlia stavano su un carro, Sudsakorn cavalcava il Drago Nero e Haschai un leone.Appena raggiunto il confine di Lanka Suwanmali invio’ una lettera invitando Aphaimani, Srisuwan e Sinsamutr a ritornare. Tutti erano molto dispiaciuti per la loro prolungata lontananza.Appena ricevuta la lettera tutti e tre sentirono il desiderio di tornare. Fu solo la sensasione di un momento, poi il potere della parola magica fu piu’ forte. Aphaimani rispose che sia lui che gli altri preferivano stare dove erano, non ci sarebbe stato nessun ritorno, anzi consigliavano a Suwanmali di lasciare Lanka.La risposta distrusse il cuore di Suwanmali, pianse tutto il suo dolore, il suo desiderio di vendicarsi di Laweng divenne piu’ forte. Il figlio adottivo ebbe pieta’ di lei, era impossibile per lui assistere a tutto il dolore della madre. Si offri’ cosi’ volontario per distruggere la magia nera. Suwanmali rifiuto’, aveva paura che cadesse in una trappola come gli altri.Sudsakorn le assicuro’ che non sarebbe successo. Lui era un eremita che non prestava attenzione alle ragazze. Non doveva preoccuparsi per lui.

Phra Aphaimani 06

Aphaimani sembrava sempre piu’ pazzo: era innamorato di una donna che non sapeva ne’ chi era, ne’ dove era. Capito cosa succedeva Suwanmali provo’ invano a distruggere la pittura. Chiese l’aiuto di Srisuwan e Sinsamutr che accorsero subito.Intanto in Garawek Sudsakorn chiese il permesso al re di partire alla ricerca del padre. Era accompagnato da Saowakon e Haschai, altri figli del re. Appena arrivarono all’isola di Gawin un gigante volo’ giu’ dal cielo e afferro’ Haschai e Saowakon. Sadsakorn corse ad aiutare. Dopo aver ucciso il gigante ne rimosse gli occhi e li uso’ per fare due collane che regalo’ ai fratelli.Ripreso il viaggio raggiunsero una baia di fronte a Paleuk. Quando seppero chi era il re chiesero a una guardia di farli incontrare con lui. Sudsakorn convinse la guardia dicendo che lui era il figlio del re. Questa riporto’ a Suwanmali che mai prima aveva sentito parlare di quel figlio di Aphaimani. La regina ando’ a incontrare il giovane. Gli disse che Aphaimani era malato e che avrebbe potuto aspettarlo alla baia. Sebbene Sudsakorn fosse molto arrabbiato col padre aderi’ alla richiesta.Poco tempo dopo Suwanmali fu informata che stavano arrivando nemici da nove paesi. La notizia la terrorizzo. Provo’ a consultare Aphaimani a cui non interesso’ neppure ascoltare. Il suo cuore divenne di ghiaccio. Aphaimani era uscito di senno a causa della parola magica posta da Laweng sul ritratto.Suwanmali dovette preparare da sola l’esercito.Quando i militari di guardia a Paleuk videro un gran numero di nemici che si dirigevano verso la citta’ aprirono il fuoco.Sudsakorn corse ad aiutare. Suwanmali vestita da guerriero fu subito in mezzo al caos. Sudsakorn corse subito in suo aiuto.Saputo che Paleuk era attaccata Srisuwan con i tre brahmini e Sinsamutr corse a vedere cosa poteva fare. Furono contenti di incontrare Sudsakorn. Quest’ultimo si offri’ volontario per distruggere la parola magica che stava nel dipinto. Sinsamutr rubo’ il ritratto, Sudsakorn lo colpi’ col bastone magico. Si udi’ un forte lamento e un pianto. Il fantasma di Laman fu distrutto e cosi’ il ritratto.Aphaimani rinsavi’ e torno’ normale. Rimase confuso vedendosi circondato dal fratello e dai figli. Suwanmali gli racconto’ l’intera storia, fu felice di sapere che l’eremita sull’isola stava bene. Provo’ un profondo dispiacere nel sapere che la guerra aveva fatto un gran numero di vittime. Mando’ un messaggio che invitava i nove re a combattere l’uno con l’altro. I nove re da soli, nessun’altro. Non c’era bisogno che altri soldati morissero. Il trono di Lanka e Laweng sarebbero stati il premio per il vincitore. Accettarono senza sapere che Aphaimani aveva un piano per sbarazzarsi di loro.La battaglia fra i nove uomini comincio’, alla fine era rimasto solo Aphaimani.
Aphaimani fu informato che Laweng aveva trovato altri alleati dall’ovest dell’India, cosi’ decise di attaccare e distruggere Lanka. Al suo comando l’esercito fu pronto. A Sudsakorn fu ordinato di aspettare in Garawek.Occorsero 15 giorni per arrivare a Lanka. Le armate di Aphaimani furono bloccate dai soldati occidentali e da quell’India. Combatterono violentemente. Sinsamutr in prima linea fu colpito e cadde in mare.Aphaimani ne fu addolorato e scioccato ma la pena fu alleviata quando l’astrologo di corte disse che il figlio non era morto. Si trovava sul fondo del mare e l’indomani sarebbe tornato.Sinsamutr, infatti, non era morto grazie ai poteri soprannaturali ereditati dalla madre. Appena caduto in mare il suo corpo comincio’ a riaffiorare verso la superficie e rapidamente riprese le forze quando fu sfiorato dai raggi del sole e dal vento.Il giovane torno’ a combattere. Una volta ebbe la possibilita’ di vedere di sfuggita Laweng. Rimase come stordito come se un’onda dopo l’altra sballottase il suo cuore. A dispetto di questo continuo’ a combattere e provo’ ad arrestare la regina. Questa era stanca, aveva perso tutte le sue forze. Tiro’ fuori l’anello col sigillo di Rahu, lo fece oscillare. Ne usci’ un lampo di luce che colpi’ il collo di Sinsamutr, il giovane cadde inconscio. I soldati di Laweng tentarono ad arrestarlo, riusci’ ad impedirlo, uccise molti soldati e catturo’ due comandanti.Aphaimani vedendo che i due comandanti erano giovani ebbe pieta’ di loro e li lascio’ liberi. Sinmamutr protesto’: non bisognava dimostrarsi cosi’ deboli. La pieta’ non era tradizione della guerra, particolarmente in una guerra contro una donna.Per paura di Sinsamutr, Laweng ordino’ ai soldati di costruire una trappola attorno al loro accampamento. Durante un attacco Sinsamutr e i tre brahmini si trovarono intrappolati e furono rinchiusi in una gabbia di ferro. Non c’era modo di scappare.Vedendo che i suoi soldati questa volta erano stati sconfitti, Aphaimani comincio’ a suonare il flauto per fermare il combattimento. I soldati di entrambe le parti si addormentaronoGrazie all’enorme potere dell’anello col sigillo di Rua Laweng rimase sveglia. Era stata informata del potere della musica del flauto suonato da Aphaimani e decise in cuor suo di uccidere quell’uomo. Gli si avvicino’ a cavallo e provo’ con una freccia. Aphaimani giro’ il suo cavallo e con orgoglio e coraggio inizio’ a combatterla. Dopo qualche tempo lei fu stanca e capi’ che non poteva resistere piu’ a lungo. Cerco’ una via di uscita nella fuga. Aphaimani la segui’ da vicino e la obligo’ a continuare il duello. Alla fine col sopraggiungere del buio della notte la donna riusci’ a fuggireUn momento dopo pero’, stranamente, ricomparve. Questa volta un lampo di luce illuminava in qualche modo il suo viso, cosi fece in modo che Aphaimani potesse vederla chiaramente. Da tutto il complesso della persona si emanava luce, dolcezza, femminilita’. Aphaimani fu affascinato da tanta bellezza, cadde nel potere della magia nera, si innamoro’ di lei. Le disse di smettere di combattere, un altro combattimento fra loro sarebbe stato migliore, quello dell’amore. Aphaimani desidero’ di sposarla.
Al ritorno Laweng gli disse che sebbene fossero amanti non avrebbe potuto credergli finche’ non avesse risvegliato i suoi soldati. Cosi’ lui suono’ di nuovo il flauto, lei rimase affascinata dalla dolcezzza del suono. Lui le ando’ vicino e la strinse fra le braccia: l’ebbe sua nuovamente. Poi lei si ricompose e fuggi’ nella foresta.Aphaimani tento’ di farla tornare indietro, suono’ il flauto magico. Invano. Cosi’ lascio’ perdere e ando’ a liberare Sinsamutr e i tre brahmini. Saputo che il padre aveva lasciato libera Laweng Sinsamutr si senti’ deluso e si arrabbio’. Aphaimani trovo’ la scusa che la donna era un’ottima combattente. Gli dispiaceva ovviamente che il figlio e i tre brahmini fossero stati catturati ma continuare a combattere non sarebbe stata una saggia idea, sarebbe stato senz’altro piu’ consigliabile esserle amici. Dentro Sinsamutr la rabbia si trasformo’ in una furia.Lasciato Aphaimani Laweng si perse nella foresta, girovago’ fino a che non fu stanca ed esausta. Chiese agli spiriti della foresta e delle piante di proteggerla e cadde addormentata.Il mattino dopo, quando si sveglio’ vide un frutto giallo, dal piacevole odore, brillare sul terreno vicino a lei. Sorpresa lo raccolse, ne taglio’ un piccolo pezzo per mangiarlo e ne diede una parte al suo cavallo. Dopo averne mangiato si senti’ rinfrescata, riacquisto’ le forze, continuo’ il viaggio.Per la strada incontro’ un uomo molto strano: aveva solo la parte destra del corpo. Questi le racconto’ di essere stato maledetto dal grande dio Shiva. Le chiese poi se per caso avesse trovato un frutto magico. Le spiego’ che il frutto era chiamato Seno di Madre Terra e che ne cresceva solo uno ogni mille anni. Chiunque ne mangiasse aumentava la sua forza, aveva una lunga vita e il suo aspetto sarebbe sempre stato giovane e bello. Laweng taglio’ un pezzo del frutto e glielo offri’. Sorprendentemente l’uomo si trasformo’ in un deva e svani’.Continuo’ per la sua strada e fu attaccata da tre banditi. Riusci’ a sopravvivere grazie agli abitanti di Sikon che vennero in suo aiuto. In cambio della gentilezza, la regina acconsenti’ ada adottare due ragazze orfane, Yupapaka e Sulaliwan come figlie Le tre donne ripresero il viaggio fino a che giunsero alla foresta di Kalwan.

Phra Aphaimani 05

Grawak era una citta’ governata da re Suriyothai, sua moglie, la regina, si chiamava Chantawadee. I reali avevano una figlia chiamata Saowakon.
Dopo essere arrivato a Garawek l’eremita nudo annuncio’ che era venuto per salvare gli abitanti dalle malattie causate dagli spiriti della foresta, per fare questo avrebbe dato a tutti dell’acqua sacra. Ascoltata la notizia del suo arrivo’ il re ordino’ che fosse portato a palazzo. Il drago ebbe cosi’ la possibilita’ di scappare. Corse sulla cima dell’abisso, annuso’ e capi’ subito che Sudsakorn era ancora li vicino.
Il giovane era rimasto stordito nella caduta, poi era svenuto, quando si riebbe penso’ al suo buon eremita e questi apparve immediatamente cavalcando l’arcobaleno e porto’ Sudsakorn fuori dall’abisso. Lo rimprovero’ leggermente dicendogli che non avrebbe piu’ dovuto credere cosi’ facilmente a qualcuno. Il cuore dell’uomo era profondamente scosso, era anziano e non doveva dargli altri dispiaceri. Sudsakorn guido’ il Drago Nero a cercare l’eremita nudo in modo da riprendersi il suo bastone magico. Arrivato a Garawak seppe che questi era nel palazzo. Lo segui’ e riprese indietro il suo bastone.L’eremita nudo fuggi’ spaventato. Il rumore attrasse pero’ l’attenzione del re che usci’ per vedere cosa succedeva. Sorpreso vide solo un giovane eremita. Volle conoscerlo e Sudsakorn gli racconto’ la sua storia. Quando il ragazzo termino’ il suo racconto il re comando’ l’eremita nudo a morte. Mosso da pieta’ Sudsakorn chiese che gli fosse risparmiata la vita. Il re acconsenti’ ma a una condizione: che il giovane vivesse con lui come un figlio. Sudsakorn declino’ l’invito dicendo che era alla ricerca del padre. Il re decise di aiutarlo nella ricerca cosi’ Sudsakorn decise di restare.
La regina fu felice di avere un figlio e chiese al giovane di abbandonare lo stato di eremita ma questi’ rifiuto’.
In Paleuk Aphaimani e Suwanmali ebbero due sorelle gemelle che chiamarono Soysuwan e Chansuda.
In Lanka Usrane sognava sempre la sua vendetta. Appena si fu rimesso, accompagnato dal padre, guido’ le sue armate contro Romkchak.
Informato si questo Aphaimani si consiglio’ con Vali, fu felice quando seppe che la donna aveva gia’ un piano. Nella battaglia Vali uso’ un’abile tattica militare per sconfiggere le armate di Lanka. Un gran numero di soldati furono uccisi. Verso la fine della battaglia il padre di Usrane fu ferito a una gamba, riusci’ a fuggire. Usrane fu invece ferito a una spalla da una freccia di Vali, fu arrestato.
Aphaimani, ricordando il debito che aveva con lui fu mosso da pieta’ e chiese che fosse lasciato libero di tornare al suo paese.
Vali si oppose e disse:
“Il principe di Lanka e’ seriamente ferito. Sicuramente morira’ in tre giorni. Penso che dovremmo portare il tuo esercito a distruggere completamente Lanka”.
Aphaimani: “Non faro’ mai questo. Ricordo l’aiuto avuto da Usrane”.
Vali si volse verso Usrane e disse:
“Bene, cosi’ potra’ tornare a servire il padre”.
Usrane si ammalo’ gravemente. Il suo orgoglio era ridicolizzato da Vali con parole che gli causarono un grande sconforto. Era terribile essere trattato in quel modo da una donna goffa e brutta. Piu’ ci pensava piu’ si arrabbiava, piu’ la pressione cresceva nel suo cuore. Pianse e singhiozzo’ amaramente. Emise un gran grumo di sangue e mori’.
In breve il principe fu vendicato dal suo fantasma. Lo spirito si presento’ a Vali dicendo che era il principe di Lanka e che voleva ucciderla. Poi attacco’ Vali violentemente, la donna non pote’ scappare. Il fantasma si insedio’ nel suo corpo.
Per onorare Usrane, Aphaimani organizzo’ una gran processione che accompagno’ a Lanka il corpo del principe defunto.
Nonostante questo il fantasma di Usrane non voleva andarsene, Vali non pote’ piu’ controllare se stessa e divenne pazza. Furono provati esorcismi ma nessuno poteva cacciare via lo spirito. Vali non poteva cambiare in alcun modo il suo destino. Ando’ a trovare Aphaimani e Suwanmali per l’ultima volta. Verso tutte le sue lacrime. Cadde a terra morta di fronte a loro.
In Lanka il re fu profondamente amareggiato dal tragico destino che aveva colpito il figlio. In breve anche lui mori’ di dolore.
Cosi’ Lawengwanla, la sorella piu’ giovane di Usrane divenne regina e governante di Lanka.
Laweng aveva solo 16 anni e non conosceva niente di guerra e combattimento, aveva pero’ un anello con un sigillo di Rahu, lasciatole dal padre, che poteva proteggerla da qualsiasi pericolo.
Il suo cuore era pieno d’odio, desiderava la vendetta sulle persone che avevano causato la morte del fratello e del padre. Non sapeva pero’ da dove cominciare, chiese aiuto a un prete che le disse che doveva mandare messaggi ai governatori di vari paesi, invitandoli a combattere per lei. La citta’ di Lanka, l’anello col sigillo di Rahu e lei stessa sarebbero stati offerti a chiunque fosse in grado di distruggere Paleuk. Furono spediti molti messaggi accompagnati da un ritratto sul quale era stata posta una parola magica, qualsiasi uomo guardasse l’immagine di Laweng, li’ raffigurata, si sarebbe innamorato di lei e avrebbe fatto qualsiasi cosa per accontentarla.
Laweng non sapeva combattere ma era espertissima di magia nera. Preparo’ una pozione magica e la fece bere a cento belle ragazze. Gli uomini che le avessero guardatate negli occhi si sarebbero immediatamente innamorati di loro.
La regina aveva inoltre un corpo di tremila affascinanti ragazze che erano abili arcieri e sue guardie del corpo.
Laweng ordino’ la costruzione di un nuovo palazzo solo a tre giorni di viaggio dal precedente. Quando’ fu pronto ando’ a vivere li con le sue armate.
Re Laman del Tamil porto’ le sue armate a Lanka quando lesse il messaggio e vide il ritratto. La regina lo accolse calorosamente. Il re promise che avrebbe preso Paleuk il prima possibile.
Quando Aphaimani capi’ che le armate nemiche si stavano avvicinando a Paleuk ordino’ ai suoi soldati e alla popolazione di radunarsi sul retro della citta’ e di tapparsi le orecchie con della cera.
All’arrivo Laman trovo’ Paleuk deserta. Nessun rumore, si udiva solo il suono di un flauto. Da dove proveniva non se ne aveva idea. Lui e i suoi sodati si addormentarono profondamente, sempre piu’ profondamente. I soldati di Aphaimani riuscirono ad arrestare Laman e a imprigionarlo in una gabbia di ferro.
Quandi si sveglio’ il re del Tamil si trovo’ nella gabbia. Comincio’ a lamentarsi con il ritratto di Laweng fra le mani. Era disperato, il suo cuore era spezzato, aveva perso il suo amore. Le guardie diedero un’occhiata al ritratto e si innamorarono della donna li raffigurata appena la guardarono. Aspettarono che Laman si fosse addormentato, rubarono l’immagine, la portarono a Aphaimani.
Aphaimani non pote’ che subire la sorte degli altri: si innamoro’. Fu preso da frenesia: “Chi era, dov’era, dove abitava quella donna meravigliosa?” chiese inutilmente a Laman. Qiesti non disse niente.
Il re del Tamil fu esiliato in un’isola solitaria a nord. Piu’ tardi Laman si accorse di aver perso il ritratto. Pianse e continuo’ a piangere senza ritegno. Divenne pazzo, alla fine mori’ ma il suo fantasma torno’ per rubare il ricordo della donna amata..

Phra Aphaimani 04.

Cominciarono a viaggiare. Inaspettatamente videro una nave, era quella di Sinsamutr. Quando le navi furono abbastanza vicino Sinsamutr vide che Usrane era a bordo dell’altra imbarcazione. Disse che ora Suwanmali doveva andare con lui e che doveva sposare suo padre il piu’ in fretta possibile.Usrane vide che Sinsamutr era soltanto un ragazzo cosi’ chiese l’opinione di Aphaimani su cio’ che doveva fare.Aphaimani capi’ che il ragazzo menzionato era suo figlio . Disse che avrebbe suonato il flauto per fermarlo ma il suono addormento’ Usrane e i suoi uomini mentre gli uomini di Aphaimani che avevano capito si erano tappate le orecchie con la saliva rimanendo svegli.Udito il suono del flauto Sinsamutr si getto’ in acqua e comincio’ rapidamente a nuotare verso la nave dove si trovava il padre. Colmi di felicita’ due erano nuovamente uniti. Il figlio racconto’ la storia del suo incontro con lo zio e quando informo’ il padre che questi era li, nell’altra nave, la gioia fu al massimo.Usrane espresse il desiderio di invitare Suwanmali a Lanka. Aphaimani non poteva avere obbiezioni, aveva un gran debito con lui ma Sinsamutr ne fu dispiaciuto. Alla fine si accordarono che la decisione sarebbe spettata unicamente a Suwanmali.Sinsamutr si arrabbio col padre che non aveva fatto niente per contrastare la partenza della madre adottiva, torno’ alla sua nave e racconto’ cio’ che aveva udito. La donna penso’ di uccidersi, l’amore di Aphaimani per lei era finito. Il figlio la convinse a desistere avrebbe combattuto contro Usrane per lei.Phra Aphaimani era confuso: Sinsamutr era suo figlio e giustamente desiderava stare con la madre adottiva, con Usrane era in debito perche’ l’aveva aiutato portandolo fuori dall’isola. Si fece quindi promettere dal figlio che se avesse vinto il combattimento non lo avrebbe ucciso.Nella battaglia Suwanmali assunse la forma di un guerriero per aiutare Sinsamutr. Questi vinse e Usrane fu arrestato. Aphaimani lo aiuto’: gli restitui’ la liberta’ e tutte le sue proprieta’. Ma il cuore di Usrane era pieno di rabbia e di vergogna. Parti’ con i suoi soldati verso Lanka con l’intenzione di preparsi a una nuova battaglia.Aphaimani espresse il desiderio di portare Suwanmali a Ratana, la sua citta e li di sposarla. Piena d’astio per quello che aveva saputo dal figlio la donna rifiuto’. Rifiuto’ trovando la scusa che era preoccupata per la sua citta’ Aveva paura che Usrane potesse tornare ad attaccare Paleuk, cosi’ voleva tornare a casa. Aphaimani non pote’ dire niente, fu obligato a non rifiutare il suo desiderio.
Usrane fu in qualche modo informato che Sinsamutr e i suoi compagni erano diretti verso Paleuk. Era un abile navigatore e porto’ la sua flotta a tendere un tranello al ragazzo. Porto’ in modo veloce e segretamente le sue navi davanti a quelle di lui poi gli si scaglio’ conto navigando dalla posizione opposta. Quando il vento fu piu’ forte mosse rapidamente le navi e apri’ il fuoco. Sinsamutr rispose violentemente. Usrane fu colpito a una gamba, ferito gravemente, le sue navi si ritirarono e tornarono a Lanka. Finita la battaglia Sinsamutr soddisfatto ordino’ alla flotta di riprendere il viaggio.Aphaimani era infelice, Suwanmali rifiutava di vederlo. Le mando’ una lettera invitandola a un incontro. Lei rispose che lo avrebbe visto il mattino successivo. Aphaimani voleva pero’ vederla quella notte. Inganno’ Sinsamutr facendolo uscire dalla stanza e gli disse che doveva incontrarsi con Srisuwan.Suwanmali quando vide che Sinsamutr era sparito capi’ che era un inganno di Aphaimani. Risolse il problema travestendosi da giovane indiano. Quando Aphaimani arrivo’ rimase deluso lei non era li, c’era solo quel giovane indiano.Un mese dopo arrivarono a Paleuk.Suwanmali fu felice di vedere la madre Monta, le racconto’ tutte le sue avventure. La regina invito’ con piacere Aphaimani a ascendere al trono della citta’. Nonostante questo Suwanmali continuava a rifiutare di sposarlo e comincio’ a praticare meditazione sulla Montagna dell’Arcobaleno. Aphaimani ne fu dispiaciuto ma non si oppose al suo volere.Temendo il ritorno di Usrane, Aphaimani penso’ di aver bisogno di un gran numero di ottimi soldati. Emise un proclama per cui chiunque si fosse offerto volontario sarebbe stato il benvenuto. Tra coloro che fecero domanda ci fu una brutta donna dalla pelle scura di nome Vali. Questa richiese immediatamente un’udienza ad Aphaimani, l’udienza fu gentilmente accordata. Il re le chiese cosa voleva fare per il suo paese, lei replico’ che gli proponeva di diventare suo marito. Aphaimani sorrise, gli ufficiali di corte esplosero in una risata. Le fu chiesto cosa sapeva fare e apparve subito evidente che la donna possedeva una grande conoscenza e istruzione. Aphaimani la accetto’ come concubina.Ogni giorno il re chiedeva a Suwanmali di tornare sulla sua decisione e diventare la sua regina , invano. Ottenere sempre la stessa risposta lo tormentava, ma piu’ che lei rifiutava piu’ che lui insisteva, spinto da un fuoco che gli bruciava e tormentava il cuore.Era giunto per Vali il momento di mostrare la sua intelligenza. Organizzo’ una cerimonia matrimoniale. La regina Monta penso’ che Aphaimani voleva sposare qualche altra ragazza, forzo’ quindi figlia a tornare sulla sua decisione. Suwanmali non pote’ far altro che aderire al desiderio della madre e sposare Aphaimani.I due vissero per lungo tempo felici e contenti governando su Paleuk.Un giorno Aphaimani penso’ al padre e alla madre. Era giunto il momento che i nonni conoscessero i nipoti, chiese quindi a Srisuwan di prendere Sisamutr e Arunrasmi e di andare in visita a Lanka.
Dopo essere stata 10 mesi in stato interessante la povera sirenetta diede i natali a un bel ragazzo che si capiva, solo a guardarlo, essere figlio di Aphaimani. Lo affido’ alle cure dell’eremita dato che non poteva allevarlo in modo appropriato.L’eremita chiamo’ il ragazzo Sudsakorn e dimostro’ di volergli un sacco di bene. Durante la crescita gli insegno’ molte cose.Un giorno mentre l’eremita stava dormendo, Sudsakorn si diresse verso il mare, voleva giocare con l’acqua. Qui incontro’ una strana creatura con la testa di drago e il corpo di un cavallo nero. Provo’ invano a catturarlo, desistette, torno’ indietro e racconto’ all’eremita della strana creatura.L’eremita medito’ su cosa doveva fare, capi’ che quella creatura poteva essere utilissima a Sudsakorn, insegno’ al ragazzo una parola magica e gli diede una corda di rattan per catturare l’animale.Il mattino successivo Sadsakorn cavalco’ un pesce e lo guido’ a vedere la strana creatura. Avvistatola getto’ la corda intorno al suo collo. L’animale comincio’ a trascinarlo ma il ragazzo riusci’ a salirgli sulla schiena e a sussurrare la parola magica. Incredibilmente la creatura di calmo’ e lo guardo’ con occhi amichevoli, permise a Sudsakorn di fare una gioiosa cavalcata con lei, cosi’ divennero amici. L’eremita chiamo’ la creatura Drago Nero.Il tempo passava. Un giorno l’eremita racconto’ al ragazzo di suo padre, Aphaimani, e gli diede il permesso di andarlo a cercare. Trasformo’ Sudsakorn in un giovane eremita, gli diede un bastone magico e adorno’ i suoi capelli con la spilla che Aphaimani gli aveva dato molti anni prima. La sirena fu preoccupata della decisione del figlio ma anche lei voleva che questi incontrasse il padre. Gli disse di vivere col padre se riusciva a trovarlo e di non tornare indietro. Sudsakorn la saluto piangendo dalla commozione e prese la sua strada.Un giorno arrivo’ nella citta’ deserta di Pakka. La citta’ era sprofondata in mare molto tempo prima . Tutte le persone erano morte e si erano trasformate in zombie. Combatte’ con loro per sette interi giorni. Cio’ estenuo’ sia lui che il Drago Nero. Penso’ al suo maestro, fu come un invocarlo, e questi subito apparve e lo aiuto’ a scavalcare le alte mura della citta’.Sudsakorn continuo’ il suo viaggio fino a che non incontro uno strano, vecchio, astuto eremita nudo. Si fermo’ per parlargli. L’eremita approfitto’ dell’opportunita’, disse a Sudsakorn che voleva insegnargli una parola magica ma che per poter far questo dovevano andare sulla cima di un monte. Il giovane gli credette e ando’ con lui. In un momento in cui si trovava alle sue spalle l’eremita spinse Sudsakorn in un burrone, in modo da rubargli il cavallo e il bastone magico.L’eremita nudo cavalcando il Drago nero si diresse verso Garawek sicuro in quel modo di impressionarne gli abitanti.

Phra Aphaimani 03.

Nella citta’ di Paleuk regnava un re chiamato Silraj, Monta era sua moglie e regina. Avevano un figlia chiamata Suwanmali che era stata promessa come sposa al principe Ulrane di Lanka.Una notte Suwanmali sogno’ che si trovava in mare e vedeva una bellissima palla di cristallo fluttuare nell’aria. La principessa si avvicno’ alla palla e tento’ di afferrarla. In quel momento si sveglio’. La bella palla di cristallo era svanita, si senti’ amareggiata per molti giorni. Vedendo che la figlia sembrava malata re Silraj mando’ a chiamare l’astrologo di corte. Questi consiglio’ di portare la pricipessa lontano, in questo modo avrebbe trovato il compagno adatto. Re Silraj penso’ di fare un viaggio per mare su una grande nave. Tutto per vederla sorridere! Diverse navi partivano il mattino dopo.Al ritorno dal viaggio la nave incappo’ in una grande tempesta e fu data per dispersa per sette giorni e sette notti. Il re e la figlia non sapevano dove si trovavano ed erano in preda al terrore. Celebrarono una cerimonia invocando spiriti e deva in modo che indicassero la via. La cerimonia ebbe successo. Esseri benevoli dissero loro di andare a nord dove avrebbero incontrato un uomo che si dedicava alla magia.In quei giorni il re di Lanka, che erano partiti per Paluek tempo prima, arrivarono nella citta’, in tempo, come richiesto per accompagnare la promessa sposa alla cerimonia di matrimonio. Grande fu la loro delusione quando seppero che re Silraj e la figlia erano dispersi in mare. Si offrirono di partecipare alla ricerca.La nave di re Silraj raggiunse l’Isola Meravigliosa. Tutti sbarcarono dalla nave per rendere omaggio all’eremita. Questi gentilmente diede loro il benvenuto e disse:“Io sono stato ordinato piu’ di mille anni fa E’ ora di presentare i nuovi eremiti che io ho ordinato: Phra Aphaimani e il figlio”.Re Silraj racconto’ la sua storia e chiese ad Aphaimani di raccontare la sua. La storia di Aphaimani fu per il re molto interessante, alla fine chiese:“In cosa consiste l’arte di suonare il flauto? Puoi mostrarmelo?”Aphaimani disse:“Ora sono un eremita, non posso farlo. Ho timore a contraddire la regola. Tuttavia permettero’ a mio figlio di lasciare lo stato di eremita per un istante, in modo che possa mostrartelo”.Il re e il suo gruppo caddero addormentati quando Sinsamutr comincio’ a suonare. Aphaimani diede segretamente uno sguardo a Suwanmali e fu affascinato dalla sua bellezza.Quando tutti si svegliarono, Sinsamutr disse che desiderava diventare figlio di Suwanmali. La ragazza ne fu felice perche’ anche lei provava simpatia per il bambino. Il re fu informato dall’eremita sulla strada per tornare a Paleuk, si trovava a nordest. Il gruppo fu provvisto di acqua e cibo e fu concordato che Aphaimani, Sinsamutr e alcuni discepoli dell’eremita si sarebbero uniti nel viaggio.Aphaimani ando’ a dire addio alla povera sirenetta che in quel momento era in stato interessante da tre mesi. Lei senti’ il suo cuore andare a pezzi ed eruppe in un diluvio di lacrime. Perdeva la persona amata e non aveva nessun’altro con cui stare. Aphaimani le diede il suo anello e una spilla per capelli dicendo di darla al figlio. Fu dispiaciuto per lei e disse all’eremita di occuparsene.Sulla nave Aphaimani tento’ di fare innamorare Suwanmali. Questa pero’ gli disse la verita’: era stata promessa al principe Usrane di Lanka e sarebbe dovuta partire con lui per Lanka per celebrare il matrimonio.Aphaimani fu scioccato nel sentire la storia, tuttavia non si arrese. Giuro’ che si sarebbe suicidato se non avesse potuto essere amato da lei. Le sue parole toccarono Suwanmali nel piu’ profondo del cuore: la donna divenne dolce con lui.Persava da un senso di pieta’ e amore gli disse di trovare il miglior modo per risolvare il problema. Aphaimani fu felice a quelle parole e le dono’ il suo anello come segno di amore, ne ricevette in cambio una collana.
Avendo saputo che Aphaimani aveva lasciato l’isola la donna giagante lo segui’. Appena pote’ raggiungerlo fece a pezzi la nave. Alcune persone sopravvissero, altre annegarono in mare. Cosi’ fu per re Silraj che era vecchioe debole.Sinsamutr si carico’ sulle spalle l’inconscia Suwanmali e si allontano’ nuotando.Aphaimani trovo’ un pezzo di legno che gli permise di sopravvivere. Fortunatamente il vento lo spinse alla piu’ vicina riva.Riprese le forze, scalo’ la cima di una montagna. La donna gigante non poteva arrivare in quel luogo, non poteva scalare fino in cima, cosi’ rimase alla base. Chiese ad Aphaimani di scendere, questi rifiuto’.La donna/mostro coi suoi poteri soprannaturali chiese allora l’aiuto degli spiriti, questi apparvero e circondarono la base del monte. Poi il giagante utilizzo’ una parola magica per creare un uragano e un vortice di vento che ferirono gli studenti dell’eremita.Vedendo tutto questo Aphaimani preparo’ il flauto. Disse agli studenti di chiudere le orecchie con la saliva e comincio’ a suonare. Il suono del flauto disperse i fantasmi in varie direzioni. La musica colpi’ le orecchie e il cuore della donna gigante, ascoltarla era una pena indicibile e cosi’ mori’.Stranamente nel momento della morte il corpo si trasformo’ in pietra e un liquido bianco usci’ dalla sua bocca.Aphaimani si avvicino’ per bruciare quanto rimaneva di lei ma l’apparizione di un deva cambio’ il suo proposito. L’angelo di impedi’ di fare quanto voleva, il fuoco avrebbe fatto rivivere il mostro. Il deva disse inoltre che chiunque avesse mangiato il liquido bianco sarebbe diventato piu’ forte. Aphaimani e molti altri se ne cibarono.Nel frattempo Sinsamutr aveva nuotato per sette giorn e sette notti senza fermarsi, portando con se l’inconscia Suwanmali. Vide un’isola in distanza e aumento’ la velocita’ spinto dalla speranza di raggiungerla. Quando arrivo’ a riva svenne per l’enorma sforzo dei giorni precedenti.Suwanmali, ripresa conoscenza, ebbe timore nel vedere il giovane al suolo. Invoco’ i deva e chiese il loro aiuto. Immediatamente Sinsamutr apri’ lentamente gli occhi.I due rimasero sull’isola finche’ un giorno passo’ una nave. Il capitano era un pirata inglese di nome Surang. Presi a bordo la donna e il bambino questi cerco’ di conquistare il cuore della femmina, ma la donna non si lascio’ conquistare e tutto fu vano.Una volta il pirata fece bere molto vino a Sinsamutr convincendolo a uscire dalla stanza. Il giovane che non aveva mai gustato una delizia simile prima si ubriaco’ poi cadde addormentato. Con questo inganno Surang pote’ entrare nella camera della donna che era rimasta sola e provo’ a forzarla a diventare sua moglie.Suwanmali disse che prima avrebbe dovuto parlare con Sinsamutr, se non le veniva concesso questo si sarebbe buttata in mare. Surang credette alle sue parole e usci’ dalla stanza. Piu’ tardi Sinsamutr si sveglio’ e quando seppe tutta la storia si arrabbio’ moltissimo, sfido’ il pirata a duello. Vinse. Il pirata fu ucciso. Tutti gli uomini della nave ebbero timore e paura del ragazzo e si offrirono come schiavi. Suwanmali gentilmente diede loro tutto il tesoro di Surang e ordino’ che fossero preparate cinquecento navi per andare alla ricerca di Phra Aphaimani e degli altri.
In Romchak Srisuwan e Kesra vivevano insieme felici e contenti. Avevano avuto una bella bambina che avevano chiamato Arunrasmi, all’epoca di questi fatti questa aveva raggiunto gli otto anni.Un giorno l’astrologo di corte predisse che Romchak sarebbe stata attaccata da qualche sconosciuto nemico. Srisuwan comincio’ a preparare il suo esercito.Sinsamutr, avendo viaggiato molto tempo per mare, si accoese che a bordo cibo e acqua cominciavano a scarseggiare. Aveva bisogno di approvvigionarsi. Quando vide Romchak penso’ di attaccarla ma la sua flotta fu vista da alcuni soldati che sorvegliavano le navi. Questi soldati usarono immediatamente le loro armi quando videro che le navi avvistate erano quelle di pirati.I soldati di Romchak non poterono resistere al potere di Sinsamutr, furono messi in fuga da lui e dai suoi uomini e il giovane passo’ all’attacco della citta’.Srisuwan usci’ sul suo cavallo si diresse verso Sinsamutr per combatterlo. Quest’ultimo perse e fu ucciso. Alla notte quando il suo corpo fu bagnato dalla rugiada risuscito’. Al mattino successivo combatte’ ancora con Srisuwan che questa volta perse. Fu colpito e cadde da cavallo, cosi’ Sinsamutr pote’ arrestarlo.Quando Srisuwan vide l’anello col garuda al dito di Sinsamutr lo riconobbe immediatamente come quello di Aphaimani, di cui si presento’ come il fratello piu’ giovane e quindi zio di Sinsamutr.Il giovane non fu sicuro di potergli credere e chiese come prova quale fosse l’abilita’ del padre. Srisuwan disse che il fratello suonava il flauto. Udito questo il giovane cadde in ginocchio e chiese perdono.Sinsamutr invito’ lo zio a bordo della sua nave e gli presento’ la madre adottiva, Suwanmali. Srisuwan decisedi lasciare la citta’ con loro e andare alla ricerca del fratello. Chiese il tempo per tornare a palazzo dove istrui’ tre brahmini su come dovevano governare la citta’ in sua assenza. Saluto’ Kesra e viste le insistenze della figlia, Arunrasmi, di andare con lui alla fine acconsenti’.Usrane viaggio’ per mare alla ricerca della promessa sposa finche’ raggiunse l’isola dove si trovava Aphaimani. Si incontrarono sulla riva. Phaimani gli racconto’ del suo naufragio e di come lui, suo figlio e Suwanmali erano partiti per diverse direzioni. Usrane fu rattristato e amareggiato da cio’ che udi’ su Suwanmali. Guardandolo Phra Aphaimani provo’ dispiacere per lui e decise che doveva dimenticare la donna. Usrane invito’ tutti a bordo della sua nave. Cosi’ lasciarono l’isola.

Phra Aphaimani 02

Una notte Kesra sogno’ un grande serpente che, salito nel suo letto, si era avvolto attorno al suo corpo. Quando si sveglio’ era tremante di paura. Urlo’. Le dame accorsero e ascoltarono il suo racconto, alla fine sorrisero. Una di loro disse che era scritto in un antico libro che una ragazza che faceva quel sogno avrebbe incontrato rapidamente la persona desiderata. Kesra, con un dolce sorriso, torno’ rapidamente a letto.Il giorno seguente le quattro donne andarono a visitare i brahmini alla capanna. Questi cominciarono a brontolare sul loro stato di detenzione dicendo che non avevano il diritto di tenerli segregati. Non avevano fatto niente di male. In quello stato non potevano dormire ed erano obligati a lavorare duramente tagliando erba. Se quella condizione fosse durata a lungo sarebbero sicuramente morti. Una donna disse:“La serva Krajong ha accusato il giovane brahmino di aver abusato di lei, cosi’ la principessa ci ha ordinato di scoprire la verita’”.Un brahmino replico’:"Nostro fratello non ha fatto niente di sbagliato. E’ questa donna che vuole imbrogliare. Noi siamo venuti in pace. Non vi abbiamo fatto alcun danno. Pensi che sia possibile incontrare la principessa?”“Noi siamo Prapawadi, Chongkolni, Ubolrasmi e Srisuda. Se lavorerete duramente avrete una possibilita’ di vederla. Ma ho paura che siate troppo pigri e che perdiate il vostro tempo andando con le ragazze. Questo dispiace molto alla principessa”.I brahmini convinsero le dame che volevano realmente vedere la figlia del re e che avrebbero accettato di diventare suoi servi. Le donne capirono che quello che quegli uomini volevano combaciava con i loro desideri: un incontro fra Srisuwan e Kesra era voluto da tutti. Cosi’ si accordarono e le dame dissero che avrebbero invitato la principessa a raccogliere fiori nel giardino l’indomani. Grazie a quell’accordo consentirono ai brahmini di andare ad abitare nel Palazzo della Luna. Dopo questo tornarono indietro.Lasciati soli, i brahmini dissero a Srisuwan che avrebbe dovuto tentare di conquistare il cuore di Kesra. Ma Srisuwan disse sprezzante:“No, non ho tempo per l’amore. Non mi importa niente di quel sentimento”.I brahmini replicarono:“Tutti e tre pensiamo che sia meglio per te rimanere qui. E’ il solo posto dove possiamo trovare notizie di tuo fratello”.Kesra acconsenti’ ad andare nel guiardino il giorno successivo. Come la principessa e Srisuwan si incontrarono si innamorarono al primo sguardo, fu come se il dio dell’amore avesse colpito il suo cuore con tutte le sue frecce. Srisuwan decise di restare a Romchak. I due giovani da quel momento cominciarono a pensare uno all’altro. L’amore cresceva nei loro cuori. Non sentivano necessita’ ne’ di dormire ne’ di mangiare. Srisuwan regalo’ a Kesra il suo anello, questa ricambio con un corpetto avvolgente. Si scambiarono poemi d’amore scritti su giovani foglie di banana esprimendo i loro sentimenti, l’uno verso l’altro.Re Uthain di Java aveva atteso a lungo una risposta ma non ne era arrivata nessuna. Non potendo aspettare piu’ a lungo guido’ le sue armate all’attacco di Romchak. Srisuwan e i brahmini si offrirono volontari per combatterlo. Kesra era amareggiata e viveva nel timore che l’amato potesse essere ucciso in battaglia. Il risultato fu comunque che lui e i brahmini vinsero la guerra e re Toswong li invito’ a palazzo.Il re desiderava dar loro terre lungo i suoi confini, come ricompensa. I brahmini rifiutarono educatamente, chiesero solo che Srisuwan potesse rimanere, quanto a loro decisero che sarebbero andati a vagabondare nella foresta.Re Toswong capi’ subito che volevano che lui desse Kesra come moglie a Srisuwan ma pensava che non fosse possibile dato che questi era un uomo comune.Srisuwan aspettava pazientemente per una risposta ma il re rimaneva in silenzio. Il primo penso’ allora di rapire Kesra e andarsene con lei lontano usando una nave. I brahmini glielo proibirono, gli suggerirono invece di scrivere un poema all’amata, nel poema doveva raccontare l’intera storia.Il cuore di Kesra provo’ una forte pieta’ per Srisuwan. Rattristata e amareggiata si ammalo’. Suo padre chiese a Srisuwan di prendersi cura di lei, il che diede al giovane una migliore possibilita’ di stare vicino al suo amore. Si prese cura di lei fino a che non si ristabili’ completamente.Il re nello stesso tempo capi’ che non era possibile che sua figlia stesse cosi’ vicino a Srisuwan e che vivessero sotto lo stesso tetto. Alcune persone potevano parlar male di lei. Alla fine concesse loro il permesso di sposarsi.
Negli anni in cui accadevano queste vicende Phra Aphaimani visse con la donna gigante. Fino a che il figlio, che fu chiamato Sinsamutr, raggiunse l’eta’ di otto anni. Il ragazzo era molto simile al padre ma possedeva alcune caratteristiche ereditarie della madre come i denti canini e poteri magici. I suoi occhi avevano il colore del sole ed era forte come un elefante. Il padre gli dono’ il suo anello, gli insegno’ a suonare il flauto e l’arte del combattimento.Un giorno mentre la madre era andata a caccia di cibo e il padre stava dormendo noto’ che l’ingresso della grotta era sigillato da un enorme masso. Di sicuro era stata la madre a chiudere quella porta naturale per non far fuggire il suo amore. Il bambino fu colto da curiosita’ sposto’ il masso senza fatica. Nonostante il grande peso non ebbe alcuna difficolta’ nel farlo. Voleva vedere il mondo esterno.Provo’ un senso di gioia e di eccitazione nel vedere il mare, la sabbia, tutti quei pesci. Incontro’ una strana creatura, un vecchio tritone che aveva la coda di un pesce al posto delle gambe. Catturo’ la creatura e la porto’ con se alla grotta.Phra Aphaimani ebbe paura quando seppe che il figlio poteva aprire la grotta. Se la madre avesse saputo la verita’, poco avrebbe contato l’amore filiale, poteva ucciderlo. Cosi’ decise di raccontare a Sinsamutr la sua storia con la madre.Quando il tritone seppe che Phra Aphaimani era un principe promise di portare lui e il figlio lontano. Suggeri ad Aphaimani di consigliare alla moglie di andare a praticare meditazione per tre giorni nella foresta, lui nel frattempo avrebbe potuto portarli nell’isola di Ko Kaew Pisdarn, l’Isola Meravigliosa.Quando la donna/mostro parti’ per la foresta, Aphaimani e il figlio partirono poco dopo. Il padre cavalcava il tritone, il figlio la moglie di lui che era corsa in aiuto. Il gruppo prosegui’ speditamente verso l’isola. Il vecchio tritone e la sirena nuotarono per un intero giorno e un’intera notte senza fermarsi ne’ riposare un secondo.Tre giorni dopo ritornando dalla foresta la donna gigante arrivo’ alla grotta solo per constatare che il marito e il figlio se ne erano andati. Divenne una furia, sembrava impazzita. Parti in fretta, senza perdere una secondo, alla loro ricerca. Per la strada incontro’ uno spirito del mare che le disse che il gruppo si era diretto a sud. Rapidamente prese quella direzione.A un certo punto del loro viaggio Aphaimani e Sinsamitr si accorsero che il mostro era ormai vicino. Il figlio disse:“Padre, tu devi andare avanti e lasciarmi qui. Provero’ a fermare mia madre”.Il vecchio tritone, vinto dalla stanchezza, chiamo’ in aiuto la figlia. Le disse:“Non posso andare avanti. Porta Phra Aphaimani lontano il piu’ in fretta possibile. Hai capito?”Poco tempo dopo il mostro pote’ catturare il vecchio tritone e la moglie. Appena li ebbe fra le mani la sua furia aumento’ all’infinito:“Perche’ avete portato mio marito e mio figlio lontani da me?!? Dove li nascondete?”Entrambi rimasero in silenzio per farle perdere tempo. Cio’ rese la sua furia una tempesta che sembrava aumentare all’infinito. Non aveva mangiato da tre giorni e presa dall’odio li uso’ come cibo.La giovane sirena si mosse nel mare rapidamente e riusci’ a portare Phra Aphaimani all’Isola Meravigliosa. Li incontrarono un uomo anziano che era un riverito eremita. Quando questi udi’ l’intera storia diede loro il permesso di fermarsi. All’arrivo’ la donna gigante chiese ad Aphaimani perche’ era fuggito lontano da lei. Questi replico’:“Tu sei un gigante io un essere umano. Non possiamo vivere insieme, e’ un abominio. Per piacere torna indietro e lasciami qui”.La donna gigante maledisse sia l’eremita che la sirena. L’eremita perse la calma, si arrabbio’. Pronuncio’ una parola magica e creo’ della sabbia sacra che getto’ verso la gigantessa. Il mostro fu colpito gravemente, non pote’ sopportare il dolore e corse via.Dopo la morte dei genitori la giovane sirena non aveva dove andare, doveva vivere sull’isola. L’eremita le disse di sistemarsi vicino alla collina poi le regalo’ un filo sacro.Di notte Aphaimani ando’ a visitarla e le chiese di diventare sua moglie. La sirena rifiuto’ dicendo:“Sono solo una sirena, non adatta a un principe come te. Per favore non abbassare te stesso amandomi”.Aphaimani le sussurro’ dolci parole e riusci’ a entrare nel suo cuore. Vissero insieme per sette mesi.

Phra Aphaimani 01

Sunto del capolavoro di Suthorn Phu (1786-1855), scrittore thailandese onorato dall’UNESCO come uno dei piu’ grandi poeti al mondo.
Thao Suthat, re della citta’ di Rattana, aveva una moglie chiamata Prathumkesorn. La coppia reale aveva due figli chiamati Phra Aphaimani e Srisuwan, il primo nel momento in cui inizia la storia ha 15 anni, il secondo 13.Il padre desiderava che i figli lo aiutassero negli affari del paese ma essi non erano ancora ben addestrati nell’arte del governo. Il re quindi ordino’ loro di lasciare la citta’ e di andare a cercare buoni insegnanti che potessero insegnare loro le arti per diventare buoni governanti.I due principi lasciarono la citta’ e vagandarono nella foresta. Lungo la strada affrontarono momenti difficili ma andarono avanti per 15 giorni, fino a a che raggiunsero il villaggio di Chanthakham dove trovarono due insegnanti. Il primo era un maestro nel suonare il flauto, l’altro nel combattimento. L’arte del primo aveva una caratteristica magica, chiunque ascoltava la musica particolare suonata dal flauto cadeva addormentato o morto, l’arte del secondo riguardava in modo particolare il combattimento con la spada e col bastone.Phra Aphaimani decise di imparare a suonare il flauto, Srisuwan di imparare il combattimento.Nel corso degli anni i ragazzi terminarono i loro studi , salutarono gli insegnanti e tornarono a casa.Quando arrivaro a Ratana il padre, re Sudras, fu molto felice di rivedere i figli dopo tanti anni e chiese:“Figli miei, ditemi cosa avete studiato”.Phra Aphaimani rispose:“ Padre, sono orgoglioso di dirti che io ho scelto di studiare musica e Srisuwam l’arte del combattimento”.“Stupidi ragazzi!” urlo’ furibondo il padre “Avete perso tutti questi anni per studiare musica e combattimento? Come avete potuto pensare che i figli di un re dovessero dedicare la loro preparazione a materie cosi’ degradanti? Mi avete deluso moltissimo e penso che porterete disgrazia alla famiglia se resterete qui. Andatavene dalla citta’! Subito!!!”.I due fratelli lasciarono la citta’ e dovettero riaffrontare un pericoloso viaggio nella foresta, soffrirono pene e patimenti per circa un mese, alla fine arrivarono in riva al mare e qui si sdraiarono sulla spiaggia per riposare. Di li a poco incontrarono tre brahmini. Essi passavano con una barca quando videro i due fratelli sulla riva. Si fermarono e per vedere di fare amicizia. I tre bramini si chiamavano Vichien, Mora e Sanon. Ognuno di essi aveva un potere particolare. Vichien col suo arco poteva scagliare sette frecce in un sol colpo e tutte avrebbero colpito il bersaglio accuratamente. Mora poteva trasformare l’erba in una solida e robusta giunca. Samon poteva invocare il vento e la pioggia e sopratutto era un infallibile indovino.“Chi siete e perche’ siete qui?” chiesero i tre bramini.I due fratelli raccontarono la loro storia, poi chiesero:“Da dove venite?”Vichien rispose:“Siamo tre amici e veniamo dal villaggio Inthakham. Ognuno di noi possiede una diversa abilita’. Ma la tua storia mi ha incuriosito, cosa c’e’ di pratico nella musica? Potete spiegarmelo?”Aphaimani comincio’ a suonare il suo flauto. La musica dolce e vellutata avvolse i bramini e Srisuwan portandoli in uno stato di quite, poi li addormento’ profondamente.
In una grotta in fondo al mare viveva una donna gigante il cui corpo era orribile e immensamente grande. Come ogni sera usci’ a caccia di pesci per la cena. Quando udi’ il suono del flauto di Aphaimani il mostro si senti’ pervaso da un senso di dolcezza. Segui’ cosi’ il suono finche’ vide un uomo giovane e affascinante che suonava mentre stava seduto su una roccia. Si innamoro’ a prima vista e desidero’ averlo per marito. Usci’ dall’acqua, catturo’ Aphaimani e lo porto’ alla sua grotta nel fondo del mare. Aphamaini sperimento’ un terrore mai provato e svenne.L’orribile donna gigante capi’ che quando il giovane si fosse svegliato avrebbe sicuramente avuto paura del suo aspetto. Trasformo’ quindi se stessa in una giovane bellissima femmina. Si sdraio’ poi vicino ad Aphaimani e gli pratico’ un soffice massaggio. Non molto tempo dopo il giovane si sveglio’. Aphaimani fu sorpreso di vedere se stesso nelle mani di quella bellissima donna. La guardo’ negli occhi ma essi non emettevano nessuna luce. Capi’ allora chi aveva di fronte: un mostro che viveva in fondo al mare, una gigantessa. Il suo cuore fu pieno di odio per lei, si vedeva in trappola. Le disse:“Gigantessa, non vedo il motivo del tuo comportamento. Dimmi perche’ mio hai portato qui. Tu sei un gigante, io un essere umano”.“Sebbene sia una donna gigante non sono sposata e non ho mai conosciuto un uomo prima di te nella mia vita”. Cio’ detto la donna premette il suo corpo contro il corpo di lui. Phra Aphaimani si arrabbio’ moltissimo e la scanso’ usando i suoi piedi, poi la percosse violentemente.La donna/mostro non si arrabbio’ con lui:“Tu sei mio marito puoi fare di me cio’ che vuoi”.Aphaimani capi’:“Bene se e’ cosi’ vattene, lasciami da solo e non disturbarmi. Ora voglio riposare, parleremo dopo”.Il giovane era amareggiato pensava a suo fratello: “Cosa avrebbe fatto Srisuwan quando si fosse svegliato, dopo aver constatato che lui non era li”.Nello stesso tempo la donna gigante tentava, usando tutte le due arti di piacergli”. Aphaimani non sapeva cosa fare e alla fine disse:“Se acconsenti a fare un voto, accettero’ di prenderti come moglie”.La donna/mostro giuro’:“Se faro’ qualcosa di male al mio amato marito possa la mia vita essere distrutta dai deva. Il mio amore e la mia lealta’ verso di te non avranno fine e dureranno per tutto il tempo che durera’ il cielo e la terra”.Quando ebbe finito di giurare premette il suo corpo contro quello di lui. Non c’era altro da fare, Phra Aphaimani fu obligato ad accettare di soddisfarla, a fare all’amore. Non poteva opporsi alla sua attuale condizione.
Quando Srisuwan si sveglio’ dal suo sonno fu terrorizzato nel vedere che il fratello era scomparso. Sveglio’ i brahmini, cercarono nell’area e trovarono grandi impronte che scomparivano in mare. Pensarono che mentre dormivano un gigante era venuto a prendere Aphaimani e lo aveva portato lontano per usarlo come cibo.Srisuwan era amareggiato, dispiaciuto, il suo cuore provava una pena indicibile, non faceva altro che lamentarsi per la fine del fratello. Mora allora uso’ il suo potere magico per trasformare l’erba in una grande giunca, poi invito’ tutti a salire a bordo e ad andare alla ricerca di Phra Aphaimani.“Navigheremo il mare per cercarlo. Se non e’ morto lo troveremo sicuramente”.“Ma dove andiamo?” chiese Srisuwan.Sanon, che poteva predire il futuro, disse:“Non ti amareggiare, Srisuwan. In questo momento, Phra Aphaimani e’ in fondo al mare. Da qualche parte a sudest”.Salirono tutti a bordo della nave e cominciarono il viaggio.Dopo molti giorni di navigazione, pur non avendo trovato tracce di Aphaimani, decisero di continuare la ricerca. Un giorno arrivarono alla citta’ di Romchak. Qui bruciarono la loro barca. Srisuwan si travesti’ da brahmino e insieme si introdussero nella citta’. Tuttavia non passarono inosservati agli occhi vigili del comandante le guardie della porta. Furono fermati da lui che chiese loro chi erano e da dove venivano. Sanon replico’:“Veniamo dal villaggio di Khamvasi. Il nostro fratello piu’ giovane e’ un guaritore. Abbiamo lasciato il nostro villaggio in cerca di erbe che si trovano in diverse isole. Sfortunatamente siamo capitati in una grande tempesta. Tutto il mio equipaggio e’ caduto in mare ed e’ annegato. Quando siamo arrivati vicino alla citta’ la nostra nave e’ affondata”. Detto questo chiese informazioni sulla citta’.“Il nome della citta’ e’ Romchak. E’ governata da re Toswong che ha una bellissima figlia, il cui nome e’ Kesra. Il re di Java, Uthain, ha chiesto la sua mano e abbiamo timore di essere attaccati se il nostro re rifiuta”.Il capo delle guardie permise loro di stare in citta’ fino a che non fosse arrivata un’altra nave su cui potessero imbarcarsi per tornare a casa. I quattro amici lo ringraziarono e gli chiesero di essere accompagnati in una visita della citta’. Lungo la strada, seppur occupate nei loro commerci, le donne rimasero estasiate quando videro la bellezza del giovane brahmino Srisuwan.Krajong, che era cuoca nelle cucine del palazzo, era andata al mercato per comprare generi alimentari. Per strada vide un grosso gruppo di persone e sembrava che tutte prestassero attenzione a qualcosa. Fu presa dalla curiosita’ di sapere cosa stessero guardando cosi’ ando’ a controllare. Come vide Srisuwan si innamoro’. Si avvicino’ a lui e gli offri’ dei fiori.Krajong non penso’ piu’ al lavoro, comincio’ a seguire Srisuwan. Il capo delle cucine non poteva, tuttavia, aspettare piu’ a lungo e mando’ un servo con l’ordine di riportare indietro Krajong. Il servo la vide mentre si comportava in modo modo strano, sembrava pazza. L’afferro’ per i capelli e la porto’ indietro. Il capo delle cucine le chiese perche’ si comportasse in quel modo e lei rispose che era innamorata di un giovane uomo, un affascinante brahmino e che era diventata sua moglie. Il suo capo si arrabbio’ e riporto tutto alle dame di Kesra. Le donne ordinarono di arrestare i quattro brahmini e di portarli a palazzo. Quando videro Srisuwan furono tutte d’accordo sul fatto che il giovane brahmino poteva avere soltanto una moglie: Kesra.Cosi’ portarono lui e gli altri tre in una capanna, appartenente a un’anziana coppia, che si trovava dietro i giardini del palazzo reale.