giovedì 6 settembre 2007

Phra Aphaimani 06

Aphaimani sembrava sempre piu’ pazzo: era innamorato di una donna che non sapeva ne’ chi era, ne’ dove era. Capito cosa succedeva Suwanmali provo’ invano a distruggere la pittura. Chiese l’aiuto di Srisuwan e Sinsamutr che accorsero subito.Intanto in Garawek Sudsakorn chiese il permesso al re di partire alla ricerca del padre. Era accompagnato da Saowakon e Haschai, altri figli del re. Appena arrivarono all’isola di Gawin un gigante volo’ giu’ dal cielo e afferro’ Haschai e Saowakon. Sadsakorn corse ad aiutare. Dopo aver ucciso il gigante ne rimosse gli occhi e li uso’ per fare due collane che regalo’ ai fratelli.Ripreso il viaggio raggiunsero una baia di fronte a Paleuk. Quando seppero chi era il re chiesero a una guardia di farli incontrare con lui. Sudsakorn convinse la guardia dicendo che lui era il figlio del re. Questa riporto’ a Suwanmali che mai prima aveva sentito parlare di quel figlio di Aphaimani. La regina ando’ a incontrare il giovane. Gli disse che Aphaimani era malato e che avrebbe potuto aspettarlo alla baia. Sebbene Sudsakorn fosse molto arrabbiato col padre aderi’ alla richiesta.Poco tempo dopo Suwanmali fu informata che stavano arrivando nemici da nove paesi. La notizia la terrorizzo. Provo’ a consultare Aphaimani a cui non interesso’ neppure ascoltare. Il suo cuore divenne di ghiaccio. Aphaimani era uscito di senno a causa della parola magica posta da Laweng sul ritratto.Suwanmali dovette preparare da sola l’esercito.Quando i militari di guardia a Paleuk videro un gran numero di nemici che si dirigevano verso la citta’ aprirono il fuoco.Sudsakorn corse ad aiutare. Suwanmali vestita da guerriero fu subito in mezzo al caos. Sudsakorn corse subito in suo aiuto.Saputo che Paleuk era attaccata Srisuwan con i tre brahmini e Sinsamutr corse a vedere cosa poteva fare. Furono contenti di incontrare Sudsakorn. Quest’ultimo si offri’ volontario per distruggere la parola magica che stava nel dipinto. Sinsamutr rubo’ il ritratto, Sudsakorn lo colpi’ col bastone magico. Si udi’ un forte lamento e un pianto. Il fantasma di Laman fu distrutto e cosi’ il ritratto.Aphaimani rinsavi’ e torno’ normale. Rimase confuso vedendosi circondato dal fratello e dai figli. Suwanmali gli racconto’ l’intera storia, fu felice di sapere che l’eremita sull’isola stava bene. Provo’ un profondo dispiacere nel sapere che la guerra aveva fatto un gran numero di vittime. Mando’ un messaggio che invitava i nove re a combattere l’uno con l’altro. I nove re da soli, nessun’altro. Non c’era bisogno che altri soldati morissero. Il trono di Lanka e Laweng sarebbero stati il premio per il vincitore. Accettarono senza sapere che Aphaimani aveva un piano per sbarazzarsi di loro.La battaglia fra i nove uomini comincio’, alla fine era rimasto solo Aphaimani.
Aphaimani fu informato che Laweng aveva trovato altri alleati dall’ovest dell’India, cosi’ decise di attaccare e distruggere Lanka. Al suo comando l’esercito fu pronto. A Sudsakorn fu ordinato di aspettare in Garawek.Occorsero 15 giorni per arrivare a Lanka. Le armate di Aphaimani furono bloccate dai soldati occidentali e da quell’India. Combatterono violentemente. Sinsamutr in prima linea fu colpito e cadde in mare.Aphaimani ne fu addolorato e scioccato ma la pena fu alleviata quando l’astrologo di corte disse che il figlio non era morto. Si trovava sul fondo del mare e l’indomani sarebbe tornato.Sinsamutr, infatti, non era morto grazie ai poteri soprannaturali ereditati dalla madre. Appena caduto in mare il suo corpo comincio’ a riaffiorare verso la superficie e rapidamente riprese le forze quando fu sfiorato dai raggi del sole e dal vento.Il giovane torno’ a combattere. Una volta ebbe la possibilita’ di vedere di sfuggita Laweng. Rimase come stordito come se un’onda dopo l’altra sballottase il suo cuore. A dispetto di questo continuo’ a combattere e provo’ ad arrestare la regina. Questa era stanca, aveva perso tutte le sue forze. Tiro’ fuori l’anello col sigillo di Rahu, lo fece oscillare. Ne usci’ un lampo di luce che colpi’ il collo di Sinsamutr, il giovane cadde inconscio. I soldati di Laweng tentarono ad arrestarlo, riusci’ ad impedirlo, uccise molti soldati e catturo’ due comandanti.Aphaimani vedendo che i due comandanti erano giovani ebbe pieta’ di loro e li lascio’ liberi. Sinmamutr protesto’: non bisognava dimostrarsi cosi’ deboli. La pieta’ non era tradizione della guerra, particolarmente in una guerra contro una donna.Per paura di Sinsamutr, Laweng ordino’ ai soldati di costruire una trappola attorno al loro accampamento. Durante un attacco Sinsamutr e i tre brahmini si trovarono intrappolati e furono rinchiusi in una gabbia di ferro. Non c’era modo di scappare.Vedendo che i suoi soldati questa volta erano stati sconfitti, Aphaimani comincio’ a suonare il flauto per fermare il combattimento. I soldati di entrambe le parti si addormentaronoGrazie all’enorme potere dell’anello col sigillo di Rua Laweng rimase sveglia. Era stata informata del potere della musica del flauto suonato da Aphaimani e decise in cuor suo di uccidere quell’uomo. Gli si avvicino’ a cavallo e provo’ con una freccia. Aphaimani giro’ il suo cavallo e con orgoglio e coraggio inizio’ a combatterla. Dopo qualche tempo lei fu stanca e capi’ che non poteva resistere piu’ a lungo. Cerco’ una via di uscita nella fuga. Aphaimani la segui’ da vicino e la obligo’ a continuare il duello. Alla fine col sopraggiungere del buio della notte la donna riusci’ a fuggireUn momento dopo pero’, stranamente, ricomparve. Questa volta un lampo di luce illuminava in qualche modo il suo viso, cosi fece in modo che Aphaimani potesse vederla chiaramente. Da tutto il complesso della persona si emanava luce, dolcezza, femminilita’. Aphaimani fu affascinato da tanta bellezza, cadde nel potere della magia nera, si innamoro’ di lei. Le disse di smettere di combattere, un altro combattimento fra loro sarebbe stato migliore, quello dell’amore. Aphaimani desidero’ di sposarla.
Al ritorno Laweng gli disse che sebbene fossero amanti non avrebbe potuto credergli finche’ non avesse risvegliato i suoi soldati. Cosi’ lui suono’ di nuovo il flauto, lei rimase affascinata dalla dolcezzza del suono. Lui le ando’ vicino e la strinse fra le braccia: l’ebbe sua nuovamente. Poi lei si ricompose e fuggi’ nella foresta.Aphaimani tento’ di farla tornare indietro, suono’ il flauto magico. Invano. Cosi’ lascio’ perdere e ando’ a liberare Sinsamutr e i tre brahmini. Saputo che il padre aveva lasciato libera Laweng Sinsamutr si senti’ deluso e si arrabbio’. Aphaimani trovo’ la scusa che la donna era un’ottima combattente. Gli dispiaceva ovviamente che il figlio e i tre brahmini fossero stati catturati ma continuare a combattere non sarebbe stata una saggia idea, sarebbe stato senz’altro piu’ consigliabile esserle amici. Dentro Sinsamutr la rabbia si trasformo’ in una furia.Lasciato Aphaimani Laweng si perse nella foresta, girovago’ fino a che non fu stanca ed esausta. Chiese agli spiriti della foresta e delle piante di proteggerla e cadde addormentata.Il mattino dopo, quando si sveglio’ vide un frutto giallo, dal piacevole odore, brillare sul terreno vicino a lei. Sorpresa lo raccolse, ne taglio’ un piccolo pezzo per mangiarlo e ne diede una parte al suo cavallo. Dopo averne mangiato si senti’ rinfrescata, riacquisto’ le forze, continuo’ il viaggio.Per la strada incontro’ un uomo molto strano: aveva solo la parte destra del corpo. Questi le racconto’ di essere stato maledetto dal grande dio Shiva. Le chiese poi se per caso avesse trovato un frutto magico. Le spiego’ che il frutto era chiamato Seno di Madre Terra e che ne cresceva solo uno ogni mille anni. Chiunque ne mangiasse aumentava la sua forza, aveva una lunga vita e il suo aspetto sarebbe sempre stato giovane e bello. Laweng taglio’ un pezzo del frutto e glielo offri’. Sorprendentemente l’uomo si trasformo’ in un deva e svani’.Continuo’ per la sua strada e fu attaccata da tre banditi. Riusci’ a sopravvivere grazie agli abitanti di Sikon che vennero in suo aiuto. In cambio della gentilezza, la regina acconsenti’ ada adottare due ragazze orfane, Yupapaka e Sulaliwan come figlie Le tre donne ripresero il viaggio fino a che giunsero alla foresta di Kalwan.

Nessun commento: