mercoledì 5 settembre 2007

Rama I.

Rama I o Re Ramathibodi (20 marzo 1737 - 7 settembre 1809).
a) Chao Phraya Chakri.
Rama I nacque il 20 marzo 1737 in Ayutthaya e gli fu dato il nome di Thong Duang, ebbe come moglie principale la regina Amaraindra e da lei e da diverse altre concubine, come era costume dell’epoca, ebbe in tutto 42 figli e figlie. Regno’ da 6 Aprile 1782 al 7 settembre 1809, data della sua morte, all’eta’ di 72 anni.
Suo padre, Phra Aksorn Sundara Smiantra, era un nobile di origine Mon, ufficiale di medio livello del ministro delle provincie del nord. Sua madre era cinese . La loro famiglia aveva parentele e connessioni con gli appartenti ai tre principali gruppi di famiglie nobili del regno di Ayutthaya: i Bunnag persiani, una famiglia discendente da indiani brahmini e recenti immigrati cinesi.
Ricevette la sua educazione, come era consuetudine del suo tempo, in un wat buddhista, Poi il padre lo mando’ al servizio di re Uthumphorn (R. 1758) e fu qui che divenne amico del futuro re Taksin.
Al momento della caduta di Ayutthaya, nel 1767, serviva come rappresentante della corona in Ratburi, dove la famiglia della moglie era potente.
Quando Thaksin riuni’ le sei parti in cui si era diviso il regno thailandese dopo il sacco birmano della capitale, Chao Phraya Chakri era uno dei suoi piu’ famosi generali, insieme con Phraya Pichai.
In seguito partecipo’ a molte campagne. Per molti anni Chiang Mai e il nord erano stati sotto il dominio dei Birmani e la zona era usata come base principale per far partire operazioni contro Ayutthaya prima, poi contro Thonburi. Quando, nel 1774, armate del nord furono mandate dai birmani contro Thonburi queste si schierano con l’esercito thai. Parti’ da qui una campagna di liberazione della loro zona. Le piu’ importanti battaglie di questa campagna furono guidate da Chao Phraya Chakri e da suo fratello minore Chao Phraya Surasi.
Subito dopo la campagna a nord i due fratelli intrapresero un’ambiziosa campagna a est. Chao Phraya Chakri si diresse con 20,000 uomini verso Vientiane, il fratello con altre truppe verso la Cambogia. Chakri catturo’ Vientiane e oltre a un bottino di oggetti preziosi riporto’ a Thonburi il famoso Buddha di Smeraldo, che divenne poi il palladio della nazione. Come usanza di un’epoca in cui la popolazione era scarsa, molte famiglie laotiane furono fatte migrare e portate a popolare la zona di Saraburi.
Nel 1771 fu il rifiuto del re di Cambogia di riconoscere una persona normale come Taksin re di Thailandia. Taksin mando’ immediatamente due armate per cercare di togliere la sovranita’ al re. la prima armata condotta da Chao Phraya Chakri entro’ in Cambogia da ovest, la seconda armata guidata da Phya Tak raggiunse la Cambogia via mare, da sud. Il piano riusci’ ed entrambe si incontrarono a Phom Penh. Il re cambogiano fu deposto e sul trono fu messo un nuovo sovrano considerato piu’ favorevole al re thailandese.
Nel 1782 la Cambogia era di nuovo in rivolta. E re Taksin mando’ Chakri e suo fratello a sedare la sommossa.
Partono da qui gli eventi che portarono sul trono il primo regnante e fondatore della dinastia Chakri. Sono eventi abbastanza interessanti, vediamoli.
Alla caduta di Ayutthaya le persone avevano nascosto i loro tesori seppellendoli e ora, con l’interno dei confini in pace, molti pensarono che potevano andare a dissepperli. Il problema era che la vecchia Ayutthaya era una citta’ completamente distrutta, una citta’ che era stata messa a ferro e fuoco. Gli edifici erano completamente in rovina e non esistevano strade. Quello che non avevano fatto i birmani per sconvolgere il paesaggio lo aveva fatto la natura. Nacquero cosi’ molte dispute fra persone che avanzano diritti di proprieta’ sullo stesso terreno, diritto di proprieta’ voleva dire in un primo tempo diritto di scavare. Il governo dovette intervenire per sedare molte liti e fu presa la decisione che tutti i tesori erano di proprieta’ dello stato. Chiunque voleva scavare doveva chiedere un permesso e dividere ogni cosa che avesse trovato col governo.
Il governatore di Ayutthaya, eletto da re Taksin, si approfitto’ di questa situazione e comincio’ ad opprimere la popolazione. Questo comportamento genero’ una rivolta, il palazzo del governatore fu assaltato, le sue proprieta’ bruciate e la moglie e i figli uccisi. Lui riusci’ a scappare e a raggiungere Thonburi, dove riferi’ l’incidente a re Taksin. Il re fu anche informato che uno dei capi dei ribelli era fratello di Phya Sank che serviva nelle armate di Thonburi e ritenne che questa fosse la persona piu’ appropriata per sedare la rivolta. Piu’ di cosi’ non poteva sbagliare, Phya Sank si affeziono’ alla causa dei ribelli e si uni’ a loro come capo. Insieme marciarono contro Thonburi. Trovarono poca resistenza, circondarono il palazzo reale, le truppe combatterono l’intera notte. Al mattino il re mando’ una delegazione a chiedere ai ribelli di arrendersi. Phya Sank rispose di consigliare a re Taksin di entrare nel monacato e di restarvi fino al ritorno di Chao Phraya Chakri. Cosi’ avvenne e Phya Sank si dichiaro’ reggente. Fu soprafatto dal piacere del suo potere. Mentre in un primo tempo aveva pensato di invitare Chakri a ascendere al trono riconsidero’ il tutto e volle rimanere con quanto aveva in mano. Complotto’ con un principe cambogiano per liberarsi di Chakri e lo forni’ di mezzi illimitati per sconfiggere quello che era diventato un suo nemico. Le armate assoldate dal principe furono sconfitte e lui catturato. Chao Phraya Chakri tornando a Thonburi non incontro’ resistenza, neppure quando fu a palazzo. Tutti i nobili andarono a salutarlo. Phya Sak, molto probabilmente il principe aveva parlato, fu condannato a morte. Dopo questo Chao Phraya Chakri fu eletto re. Era il 6 Aprile 1782 e si inaugurava l’attuale dinastia.
b) Rama I o Re Ramathibodi.
Chao Phraya Chakri sali’ al trono col nome di Ramathibodi. Riguardo agli altri nomi che spesso si possono leggere sono tutti stati conferiti in epoche successive. Cosi’ non seppe mai di chiamarsi Rama I, dato che questo titolo fu conferito ai primi due re thai postumo da Rama III, lo stesso per Phra Phutthayodfa Chulaloke. Inoltre il governo thailandese in occasione del bicentenario di Bangkok gli diede il titolo di Maharaj, che significa il Grande, cosi’ il suo nome puo’ trovarsi anche scritto Phra Buddha Yodfa Maharaj.E’ abitudine rifersi a lui come Rama I.
E’ conosciuto sopratutto per aver spostato la capitale da Thonburi a Bangkok. L’idea fu ispirata da diverse ragioni, prima di tutto il fatto che il nuovo sito era piu’ facilmente difendibile e che un’espansione del palazzo reale di Thonburi sarebbe stata impedita dato che questo era racchiuso fra due templi, Wat Arun e Wat Tai Talad. Inoltre il palazzo della precedente capitale si trovava su una riva del Chao Phraya che era soggetta ad erosione e poteva un giorno crollare.
C’e’ da dire che alcune fonti creano confusione sul nome dato da Rama I alla sua capitale, da qualche parte si trova persino scritto che fu questo re che le diede il nome piu’ lungo del mondo, in realta’ il re chiamo’ la citta’ Bowarn.
Uno dei piu’ importanti scopi della sua vita fu rendere la nuova citta’ uno specchio di Ayutthaya in modo da dare alle persone un senso di continuita’.
Fu lui a volere il Grand Palace e Wat Phra Kaeo chiamato anche Wat Si Ratana Susdaram, la cappella reale che ospita il Buddha di Smeraldo, il palladio della nazione.
Il Grand Palace fu residenza di re e di regine, principi e principesse dal 1783 al 1925.
Per dare spazio all’espansione della citta’ butto’ giu’ la fortezza Vichayen e le mura est di Thonburi. Scavo’ nuovi canali uno di questi in un punto dove il meandro del fiume e’ piu’ stretto, creo’ cosi’ un’isola artificiale. L’isola fu chiamata Rattanakosin che significa “Dimora del Buddha di Smeraldo”.
Era una citta’ nella citta, separata da questa da mura. Era il cuore della stessa e della nazione. Qui batteva la vita politica e culturale della capitale. Dedico’ questa zona agli affari di stato e alla religione e ordino’ che I cinesi che prima l’abitavano si trasferissero a sudest, in cio’ che e’ oggi il distretto di Sampeng, dove si trova Chinatown.
Cerco’ di far rivivere il concetto di governante divino, tipico del periodo di Ayutthaya, a tal fine ordino’ la costruzione di Wat Suthat e del vicino tempio brahmino.
Nel 1793 intraprese il restauro completo di Wat Potaram e, seguendo il costume thai di dare un nuovo nome a un wat restaurato, lo chiamo’ Wat Phra Chetuphon Vimalmongalawat, piu’ comunemente conosciuto da noi occidentali come Wat Pho.
Ognuno dei primi cinque regni e’ identificabile da un tempio, Wat Chetuphon identifica il regno di Rama I. Le ceneri del re riposano alla base della principale statua di Buddha nell’ubosoth di questo wat.
Fra i canali da lui fatti scavare il Rob Krung, il Maha Nakorn e il Mahanak.
In questo periodo non c’erano strade e tutta la vita della citta’ si svolgeva attorno al fiume e a una rete di canali (klong), uniche vie di comunicazione. A causa di questa caratteristica Bangkok e’ spesso chiamata ancora oggi “Venezia dell’Asia”.
La costruzione di Bangkok a specchio di Ayutthaya non fu soltanto un fatto simbolico, migliaia di mattoni furono presi dalle rovine dell’antica capitale per costruire la nuova.
Ovviamente per rivaleggiare con la corte di Ayutthaya anche la corte di Bangkok doveva essere internazionale, lo fu’ come dimostrano i dipinti di quel periodo, vi si vedono persone che indossano costumi e abiti differenti e sfoggiano acconciature diverse. In essa si parlavano diverse lingue e si professavano altre religioni oltre al Buddhismo.
La stessa internazionalita’ si ritrova in letteratura. A parte l’originale adattamento del Ramayana, il Ramakian, da parte di Rama I e dei suoi cortigiani furono tradotti molti classici della letteratura come il cinese “Romanzo dei Tre Regni”, il Dalong e l’I-Nao da Giava, il ciclo di favole Duodecagon dalla Persia, il Rachathirat da Pegu, l’Unarut che fa parte del Mahabharata indiano e il Mahavamsa, cronache buddhiste, da Sri Lanka.
Re Rama I utilizzo’ lo stesso sistema amministrativo del periodo di Ayutthaya, ma formo’ un particolare gruppo di consiglieri combinando personale civile e militare. Queste persone erano scelte fra quelle che il re riteneva migliori.
Dovette affrontare anche molti altri importanti problemi. La religione e il monacato erano in crisi. Pochi mesi dopo l’ascensione al trono il re emano’ una serie di leggi ecclesiastiche tese a restaurare la disciplina nel monacato. Questa opera di restauro culmino’ nel 1788 quando convoco’ un concilio buddhista per rivedere le Tripitaka, le sacre scritture di questa religione, che all’epoca contenevano molti errori e non erano ancora state completamente tradotte dal pali in thailandese. Designo’ il primo Supremo Patriarca.
Rivide le leggi civili, nel 1805 designo’ una commissione di giudici e studiosi per riscrivere l’intero corpo della legge thailandese. Fu quasi obligato a farlo, dei dieci libri di legge appartenenti al periodo di Ayutthaya ne era rimasto solo uno. Dal lavoro della commissione usci’ un nuovo corpo di leggi civili e militare che prese il nome di “Legge dei Tre Sigilli”.
La prima prova di forza dovette sostenerla molto presto, nel 1785. I birmani invasero di nuovo il regno thai. La guerra comunque servi’ a rafforzare il paese all’interno. Combatte’ molte altre guerre e protesse il suo paese dalle forze straniere. Ne usci’ sempre vincitore. Con le guerre estese anche il territorio thailandese dandogli confini piu’ ampi di quelli che aveva in precedenza.
Bangkok intanto cresceva e si espandeva grazie ai commerci con la Cina, riso contro beni di lusso, stoviglie, rame e argento.
La corte non fu priva di intrighi e congiure. Nel 1803 i nobili e gli ufficiali del Palazzo di Fronte ordirono una congiura per togliere il trono a Rama I, ma furono scoperti e decapitati. Il re fu cosi’ capace di conservare il trono e passarlo a suo figlio, il principe Itsarasunthon, alla sua morte.
Approfondimenti su internet:
Re Rama I in italiano
Da Wikipedia:
http://it.wikipedia.org/wiki/Rama_I

Re Rama I in inglese.
Da wikipedia.
http://en.wikipedia.org/wiki/Rama_I

La storia della costruzione del Grand Palace e di Chinatown.
http://www.cpamedia.com/articles/20060622_04/

Da Welcome to Chiangmai e Chaing Rai:
http://www.chiangmai-chiangrai.com/chakri_day.html

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