giovedì 6 settembre 2007

La cerimonia di matrimonio.

Non ci sono molte cose coinvolte in in matrimonio buddhista. Questo e’ probabilmente dovuto al fatto che questa religione non riconosce la sacralita’ del vincolo, cio’ anche se i monaci possono salmodiare e benedire la coppia, gustare il pasto e tornare al loro tempio con i regali.Prima del matrimonio devono essere consultati gli astrogi per vedere se le stelle sono favorevoli alla cerimonia e scegliere il miglior giorno per la stessa. Riguardo al mese un matrimonio in Thailandia nasce sotto i migliori auspici se viene celebrato in uno dei mesi lunari pari. Cio’, come e’ ovvio, deriva dal fatto che coinvolge due persone. Due quattro, sei, otto vanno bene ma ne’ dieci ne’ dodici sono accettabili. Invece il nono mese e’ ok, perche il numero nove e’ associato in questa nazione con prosperita’ e progresso. La maggior parte delle cerimonie si svolge in agosto.Anche i monaci nella situzione piu’ favorevole dovrebbero essere in nove, possono anche essere tre, cinque, sette e tutto va bene.Per quanto detto, cioe’ la non sacralita’ del vincolo, la parte principale della cerimonia e’ la presentazione della dote.Diversamente da Bangkok nelle aree rurali si usa ancora celebrare il matrimonio tradizionale che puo’ durare due o tre giorni. Il primo giorno lo sposo va alla casa della sposa in processione per presentare la dote. Lo sposo deve infatti pagare il padre della sposa per averla allevata bene, per averla protetta nel corso degli anni fino a quel giorno e per la perdita del servizio della figlia, il che avviene magari quando probabilmente ne ha piu’ bisogno, in eta’ anziana.Si potrebbe scrivere un libro sulla dote ed e’ stato fatto, qui accontentiamoci di dire poche cose. La somma puo’ variare da poche migliaia di baht a grosse cifre che nel caso mettiamo di una ragazza di buona famiglia, che si e’ sempre comportata per bene, che e’ laureata e desiderabile puo’ arrivare a superare il milione di baht (circa 21,739 Euro). Ma mettiamo il caso che la ragazza che a uno interessa non sia molto desiderata o considerata bene o che tutti sappiano che non e’ al primo uomo, o che e’ risaputo che ha gia’ dormito insieme con il futuro sposo, questi sono tutti fattori che spingono i suoi genitori a chiedere una cifra molto piu’ bassa. Il fatto che aspetti gia’ un bambino dal futuro sposo puo’ spingere i genitori a voler affrettare il matrimonio . Se e’ divorziata o ha avuto una publica relazione precedente i genitori non prenderanno in considerazione nessuna dote e probabilmente non vorranno neppure una celebrazione publica. Tutto questo e’ teso ad impedire che la dote per la figlia sia richiesta piu’ volte.Molto dipende se il padre e’ contento o meno di avere quel marito in famiglia, se si e sa’ che non il futuro genero non puo’ affrontare una grossa somma stara’ basso e sara’ felice. Se il futuro genero non gli piace sapra’ le sue disponibilita’ e porra’ la dote oltre queste.Nella societa’ occidentale questo discorso della dote fa pensare a genitori senza scrupoli che vendono la figlia al miglior offerente. Ma attenzione ci troviamo di fronte a un’altra nazione, un’altra cultura e nessuno puo’ mai, neanche una volta, pensare che la dote sia stata inventata per spillare soldi ai farang. Gli uomini thai sono orgogliosi di pagare e a volte il fatto che la dote sia alta e’ visto bene da entrambe le parti. Il futuro marito dichiara con questa la sua posizione, la futura moglie quanto vale e il padre si gode i soldi. Questo perche’ se la dote e’ alta il fatto sara fatto risapere a tutti. Alcuni uomini thai stanno nei debiti per anni per i restituire i soldi che hanno preso magari da una banca per pagare la dote.Trucchetti comunque ci possono essere dato che in questa societa’ salvare la faccia e’ piu’ importante della verita’ fine a se stessa.. Si puo’ in alcuni casi far finta di versare la somma che in seguito sara’ restituita dal padre alla sposa come dono per iniziare una nuova vita, la regola comunque e’ quella sopra.La dote e’ stata fissata in precedenza, il primo giorno lo sposo con un gruppo di familiari va a consegnarla. Ci puo’ essere qui una parte della cerimonia celebrata dai ragazzi. Questi gli sbarrano a coppia la strada formando un ponte. Una delle persone anziane del gruppo chiede:“Che cosa e’ questo?”“Un ponte” risponde uno dei ragazzi.“Quanto si deve pagare per passarlo?”“Cinquanta baht”.Poco dopo il gruppo incontra una altro ponte formato stavolta da una cintura d’argento sostenuta da due ragazzi.“Che cosa e’ questo?”“Il ponte d’argento”.“Quanto si deve pagare per passarlo?”“Cento baht”.C’e’infine un terzo e ultimo ponte quello d’oro formato sollevando una collana o un braccialetto dello stesso metallo. Stesse domande, ma il pedaggio cresce ancora. Si arriva cosi’ alla casa del padre della sposa per consegnare la dote.I monaci presenti alla cerimonia servono a scacciare gli spiriti cattivi, tenendoli lontano dagli sposi e dalle persone presenti. Per far questo utilizzano il sai sin. Il sai sin e’ un bianco filo sacro che e’ sempre presente in tutte le cerimonie buddhiste. I monaci lo tengono in mano passandoselo da uno all’altro in modo da circondare tutte le persone presenti e dopo che e’ uscito dalla finestra l’intera area. Questo filo trasmette energia mistica. I monaci siedono su cuscini formando un semicerchio. In mezzo inginocchiati lo sposo e la sposa. Ognuno dei due indossa una una corona a forma di cappio di filo bianco chiamato mongkhon. I due mongkhon sono uniti insieme e simbolizzare l’unita’ matrimoniale.Il monaco anziano inizia a salmodiare un cantico seguito all’unisono dagli altri monaci in modo da formare un coro. Questa cerimonia avviene al mattino presto e ha lo scopo di benedire tutte le persone coinvolte nel matrimonio.Il monaco anziano benedice poi la coppia utilizzando il mayom, un arbusto locale, e gettandole con questo acqua santa. Ovviamente non puo’ mancare una parte dedicata ad ottenere meriti e questa consiste nel dare cibo ai monaci. Da ricordare che i monaci non mangiano dopo mezzogiorno.Dopo il pranzo, nel pomeriggio segue una parte di cerimonia che non e’ buddhista ma brahmina. E’ conosciuta come rot nam o “versare acqua lustrale”. La coppia si pone in posizione sdraiata, fianco a fianco, su un piccolo tappeto. Le loro teste sono unite da un filo che unisce i mongkhon alla testa dell’uno e dell’altro. Le fronti degli sposi sono poi segnate in segno di benedizione dall’ospite piu’ anziano utilizzando una polvere fatta e benedetta dai monaci al mattino. La coppia ha le braccia tese e le palme delle mani unite. Tutti gli ospiti a turno iniziando dai piu’ anziani e arrivando ai piu’ giovani passano davanti agli sposi genuflettendosi e versando con una conchiglia dell’acqua lustrale sulle mani dello sposo e della sposa, mormorando un augurio di lunga vita e felicita’.Naturalmente l’acqua deve essere raccolta in qualche vassio o vaso che viene chiamato chan, questo e’ posto su un piedistallo che e’ chiamato phan. Entrambi sono decorati da fiori che formano elaborati disegni. Questi fiori possono essere fiori di loto o altri tipi di fiori che non perdono i petali. Rappresentano l’unione felice e duratura. Finita la cerimonia inizia un party informale che comprende un sacco di cibo e bevande, musica e danze.Ricordo la prima volta che partecipai a un matrimonio nel nordest della Thailandia, rimasi stupito dai soi.Tanto tempo, fa parlo degli anni ’50, la stessa tradizione era in uso in Italia. L’ultima volta che vidi questa parte fu a un matrimonio di un mio zio. Si trattava di alzarsi a turno durante il pranzo di matrimonio e comporre rimeaugurali per gli sposi. In Thailandia quando mi fu passato il microfono pensai: “E ora che dico?” Allora conoscevo due o tre parole, non di piu’ di thailandese, le misi insieme e ne usci’: “Soi, soi, soi phuin thai aroi”. Non vi dico la gioia e l’ilarita’ generale. Fui costretto a ripetermi due o tre volte. Mia moglie a volte ancora lo ricorda.Come da noi si consegnano i confetti agli ospiti qui viene offerto un piccolo souvenir come ricordo. Puo’ essere magari un portachiavi con stampata la data e il nome dello sposo e della sposa.Alla fine del pranzo si celebra una cerimonia per accompagnare lo sposo e la sposa alla loro camera che e’ stata decorata in modo particolare con petali di rosa. Il gruppo sara’ guidato probabilmente dalla persona piu’ anziana del villaggio e questo conclude la festa.
Per gli ospiti:
In Italia si donano normalmente oggetti che possono essere utili agli sposi e da anni e’ in uso la lista di nozze. In Thailandia si donano soldi, nasce quindi il problema: quanto donare? Questo dipende ovviamente dal rapporto che si ha con gli sposi. Potete donare quanto volete basta che sia un multiplo di tre. Cosi’ 30 bath andra’ bene per le persone piu’ povere. In molti casi 300 baht e’ adeguato per un farang. Potete comunque donare 600, anche 900 che e’ il numero ideale. La regola dovrebbe essere meno intima e’ la relazione piu’ piccola e’ la donazione.Su come vestire non indossate abiti neri a un matrimonio o a qualsiasi tipo di party. Quelli che stanno attraversando un periodo di vedovanza possono chiedere un permesso temporaneo agli spiriti delle persone care che ovviamente capiranno. Altro colore da non indossare sono certi toni di blu verde pallido. Il nome thai per questo colore e’ sok che si traduce in italiano come “triste”.Ricordate inoltre che entrare in una casa thai senza rimuovere le scarpe e’ considerato segno di maleducazione. Le origini di questa regola sociale risalgono a un lontano passato, quando le strade non erano asfaltate ed erano sporche. Noi non ci togliano le scarpe pero’ e ricordo bene in alcune case si usano le zeppe. Nessuno desidera sporco in casa.Altro da ricordare e’ il fatto che la testa e’ la parte piu’ nobile e sacra del corpo, toccare la testa di qualsiasi persona, anche in modo affettuoso e amichevole, e’ considerato una grande offesa.I piedi sono la parte piu’ infima e piu’ bassa del corpo. Non puntate nessuno con i piedi. Non usateli per per fare cose che potete fare con le mani. Facciamo qualcosa perche’ i thai smettano di chiamarli: le mani dei farang.Infine, ho trovato recentemente a un matrimonio un libro degli ospiti. Se avete una penna rossa, non firmate, fatevene prestare una blu o nera. Nessun thai firmerebbe mai con una penna rossa. Il perche’ verra' postato in altra parte.
Alcune superstizioni relative al matrimonio:
Ricordate la superstizione italiana di spazzare i piedi di una persona con la scopa? Bene qualche superstizione esiste anche in Thailandia.
Mai, mai e poi mai fare entrare in una cerimonia matrimoniale dei fiori di frangipane, mai parlarne in quest’occasione. Molti templi hanno nelle loro aree le piante che producono questi bellissimi e profumati fiori bianchi. Ma attenzione il loro nome in Thailandia e’ lanthom il suono e’ simile a quello di rathom che significa “cuore e pezzi”.
Una donna non sposata non deve mai cantare in cucina o finira’ con lo sposare un uomo anziano.
Se una donna pesta chilli in un mortaio e il mortaio non produce un suono forte si dice che non si sposera’ mai dato che verra’ considerata troppo kha-yan, una che non lavora duro e da’ una scarsa prova come cuoca.
Le donne thai camminano leggere, con estrema grazia e con portamento eretto. Viene loro insegnato fin da giovani a non camminare con passo pesante perche’ questo sarebbe un insulto a Mae Phra Thorani, Madre Terra. Si pensa quindi che una donna che cammina con passo pesante potra’ dispiacere alla madre del marito e questo fara’ perdere la faccia ai suoi genitori.

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